Il premio Nobel per la pace, ex presidente della Repubblica del Sudafrica, ha chiuso l'edizione 2018 del Forum di Confcommercio a Cernobbio. "E' un momento storico nel quale i popoli sono in movimento. In tutto il mondo le popolazioni stanno diventando sempre più cosmopolite".

Il Forum Confcommercio di Cernobbio si è chiuso con l'intervento del Premio Nobel per la Pace ed ex Presidente della Repubblica del SudAfrica Frederick Willem de Klerk. L'apertura alle diversità culturali, religiose ed etniche intese come la vera sfida del 21mo secolo per il sudafrica, l'europa il mondo sono state al centro dell'intervento di De Klerk, che vede nell'incapacità da parte dei paesi di gestire la diversità la principale fonte di conflitto nel mondo. "Più di 130 paesi hanno minoranze culturali che rappresentano più del 10% delle loro popolazioni e da questo ne consegue che la più grande minaccia alla pace non è più costituita dalle guerre tra stati, bensì dalla crescente minaccia  di conflitti all'interno dei paesi tra comunità etniche, culturali e religiose". Prendendo poi spunto dalla storia del Sudafrica dove l'identità culturale dei bianchi sudafricani viene progressivamente erosa,  Il Presidente de Klerk ha parlato di accoglienza e emigrazione, temi che in Europa sono diventati centrali in questi ultimi anni. "L'unione Europea - ha detto de Klerk - si trova ora di fronte alla sfida di raggiungere un equilibrio tra i valori umanitari fondamentali e la politica". In conclusione, per de Klerk, questo intreccio di culture è origine di grande confusione e talvolta anche di un po' di paura ma la presenza di persone provenienti da tante culture diverse è uno degli aspetti più arricchenti del nuovo mondo che si sta creando, ma che richiederà anche nuovi codici di comportamento e di rispettare tutte le diverse identità culturali, religiose e linguistiche, nonché i diversi diritti delle persone.