Draghi al Senato: "il turismo non deve fallire"
Draghi al Senato: "il turismo non deve fallire"
"Primo dovere è combattere la pandemia, ci occuperemo di chi soffre". Ha iniziato così il suo discorso in Senato il presidente del Consiglio Mario Draghi per presentare il suo governo e per chiedere la fiducia (poi arrivata con 262 voti a favore, 40 contrari tra cui 15 del M5S e 2 astenuti). Il premier parla per oltre 50 minuti, fa appello alla "responsabilità nazionale" e invoca lo "spirito repubblicano", invitando i partiti a mettere da parte la rivalità in nome della battaglia comune contro il Covid. "Questo esecutivo - ha detto Draghi - non nasce dal fallimento della politica. E' semplicemente il governo del Paese, atlantista ed europeista". Per l'ex governatore Bce l'obiettivo è cedere sovranità nazionale per il bilancio comune: "Fuori dall'euro c'è meno Italia". In tema di salute, per Draghi, "bisogna riformare la Sanità per rafforzare quella territoriale". In ambito fiscale, serve una "revisione profonda dell'Irpef". Importanti, infine, le parole sul turismo: "un'impresa che certamente riaprire dopo la pandemia è il turismo. Quindi investire nel turismo non significa buttar via i soldi, quei soldi tornano indietro. Vanno messe in campo misure che permettano alle imprese del turismo di non fallire. Bisogna impedire che in questo periodo queste imprese falliscano perché poi si perde un capitale che, spesso, è capitale umano".