Intervista ad Armando Abbiati (presidente Snag)

Intervista ad Armando Abbiati (presidente Snag)

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19 marzo 2015

 

In occasione del dibattito "Editoria: riforma o rivoluzione?", organizzato da Snag, Sinagi e Usiagi a Roma per illustrare le proposte degli edicolanti in vista della riunione a Palazzo Chigi del tavolo sull'editoria, abbiamo sentito il presidente dello Snag-Confcommercio Armando Abbiati per fare un quadro della situazione anche alla luce della decisione della Giunta regionale lombarda di aprire alla vendita di bevande e articoli di cancelleria nelle edicole.

Quali sono le istanze più sentite dagli edicolanti in occasione della riforma dell'editoria?

"Innanzitutto bisogna dire che un giornale senza edicola è come un pesce fuor d'acqua. Per questo crediamo che un miglioramento della filiera avrebbe come risultato di valorizzare il lavoro degli edicolanti e dei giornalisti e di vendere di più e meglio i quotidiani e periodici all'interno della rete dedicata. La risposta della Commissione europea all'interrogazione da noi presentata, grazie al supporto dell'europarlamentare Lara Comi, chiarirà definitivamente se la vendita di giornali debba essere considerata attività commerciale suscettibile di liberalizzazione, oppure servizio di pubblica utilità, soggetto ad autorizzazione amministrativa, come è stato finora. Per quanto riguarda, in particolare, la riforma dell'editoria di cui è stato incaricato dal governo il sottosegretario Lotti, abbiamo sviluppato alcune proposte, rivolte al mondo editoriale, per evitare il collasso del settore. Prima di tutto, vogliamo riservare la parità di trattamento solo alle pubblicazioni regolari alla loro prima distribuzione in edicola; in secondo luogo intendiamo esigere un aggio maggiore sulle pubblicazioni irregolari, ciò prive dei requisiti di legge; poi bisogna istituire un compenso fisso per la "movimentazione del prodotto", da corrispondere per tutte le copie ricevute, a prescindere dalla vendita; e infine, è necessario utilizzare strategie e organismi di marketing per attrarre il cliente-lettore ad avvicinarsi al punto vendita e incrementare il mercato editoriale".

Come è stata accolta la decisione della Giunta della Lombardia di aprire alla vendita di bevande e articoli di cancelleria nelle edicole?

Siamo favorevoli all'apertura della Giunta regionale alla possibilità di vendere, da parte delle edicole, prodotti nuovi come bevande e alimenti preconfezionati, o di concedere ai punti vendita la possibilità di fornire il servizio di info-point turistico. La regione Lombardia, che a nostro avviso è all'avanguardia in tante materie, in questo caso è rimasta un po' indietro. Da parte nostra, tuttavia, c'è sempre l'intenzione di collaborare e di dare un impulso affinché anche nella nostra regione sia possibile, per le edicole, vendere prodotti diversi e offrire servizi nuovi. Finalmente abbiamo trovato qualcuno che ha dimostrato l'intenzione di farlo. Nonostante ciò, restiamo cauti, in attesa che il provvedimento proposto dall'assessore Mauro Parolini diventi definitivo.

 

 

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