Nel nostro paese, dove la popolazione è ampiamente distribuita su oltre 8.000 comuni, 5.868 comuni, pari al 72% di quelli italiani hanno meno di 5.000 abitanti, e in 3.644 di questi, pari al 45% del totale nazionale i residenti non arrivano a quota 2000.

Quella dei piccoli comuni non è un Italia minore, ma una piccola grande Italia, fotografata da una ricerca realizzata dall’istituto Serico – Gruppo Cresme che sarà presentata il 24 ottobre in occasione della 2° Convenzione programmatica nazionale “Investire sul Bel Paese” organizzata da ; Confcommercio e Legambiente per coinvolgere tutti i soggetti interessati a promuovere iniziative e dare risposte concrete per la valorizzazione di queste realtà caratterizzate da una vitalità disomogenea in cui convivono punti di forza e di debolezza.

Nei 3.644 municipi sotto i 2000 abitanti risiede infatti solo il 6,2% della popolazione, che contribuisce al reddito nazionale per il 2,7%, occupa il 27,8% della superficie nazionale ma con una concentrazione della superficie agricola utilizzata pari al 22,2%.

Tuttavia fra questi comuni si riscontrano situazioni di eccellenza o potenzialmente tali, legate alla promozione turistica naturalistica o di svago, piuttosto che per la valorizzazione dei prodotti tipici o per la specializzazione assunta nel sistema locale del lavoro.

L’individuazione delle migliori modalità di valorizzazione di questo patrimonio, illustrato attraverso la presentazione della ricerca da Sandro Polci, Consigliere delegato Serico,  costituirà oggetto del dibattito, presieduto dal Presidente di Confcommercio Sergio Billè e dal Presidente di Legambiente Ermete Realacci, al quale prenderanno parte i Ministri  Altero Matteoli e Giovanni Alemanno, Enzo Ghigo Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, Leonardo Domenici Presidente dell’ANCI,  Forte Clò Vice-Presidente Vicario dell’UPI, Carlo Sangalli Presidente Unioncamere, i Presidenti di UNCEM, ANCIM, ANPCI, Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, AIAB, Lega Pesca, i rappresentanti di CNA, Confartigianato, Confesercenti, amministrazioni regionali e locali, associazioni, forze sociali e culturali.