Nel 2014 consumi stabili, si arresta il calo

Nel 2014 consumi stabili, si arresta il calo

Nello scorso anno l'Istat ha rilevato un aumento nominale dello 0,7% rispetto al 2013 mentre in termine reali la spesa è '' pressoché invariata'' e si attesta a 2.488,50 euro al mese. Restano le tradizionali differenze territoriali tra Centro-Nord e Mezzogiorno.

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8 luglio 2015
Si arresta la caduta della spesa media delle famiglie dopo due anni di cali. Nel 2014, secondo gli ultimi dati Istat sui consumi, la spesa è infatti '' sostanzialmente stabile'' e si attesta a 2.488,50 euro al mese. C'è infatti un aumento nominale dello 0,7% rispetto al 2013 mentre in termine reali è '' pressoché invariata''. In discesa il numero di famiglie che riduce la quantità o la qualità dei prodotti alimentari acquistati (dal 62% al 59%), soprattutto nel Centro-Nord. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, sono in diminuzione le spese per comunicazioni, alberghi e
ristoranti. Le coppie giovani sotto i 35 anni hanno  una spesa inferiore (di circa 100 euro) delle coppie che superano i 60 anni. Nelle aree metropolitane, dove la spesa media mensile 
raggiunge i 2.723,92 euro, (2.409,96 euro quella nei piccoli Comuni), quote di spesa più elevate, rileva ancora l'Istat, sono destinate  all'abitazione (a seguito dei livelli più alti degli affitti e dei 
fitti figurativi) e ai beni e servizi legati al tempo libero (ricreazione, spettacoli, cultura, servizi ricettivi e di ristorazione). La spesa media mensile appare fortemente eterogenea al variare del titolo di studio e del tipo di occupazione della persona  di riferimento. Mediamente le spese mensili delle famiglie, con persona di riferimento con laurea o titolo di studio post laurea ammontano a 3.435,23 euro,  rispetto ai 2.330,36 delle famiglie con persona di riferimento con 
licenza di scuola media o ai 2.750,59 se la persona di riferimento ha  il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Tra gli occupati  dipendenti, la spesa media mensile risulta di 2.232,47 euro tra gli  operai e assimilati rispetto a 3.181,91 dei dirigenti e impiegati  (+42,5%). Tra gli occupati autonomi, la spesa media mensile è di 2.872,49 euro  per i lavoratori in proprio e di 3.470,63 per gli imprenditori e  liberi professionisti (+20,8%). Restano, segnala infine l'Istat, le  tradizionali differenze territoriali nelle spese medie delle famiglie  tra Centro-Nord e Mezzogiorno, con valori massimi osservati in  Trentino-Alto Adige (3.073,54 euro) e in Emilia-Romagna (2.883,27  euro) e valori minimi per la Calabria (1.757,82 euro) e la Sicilia  (1.778,86 euro). Si tratta di una differenza tra i valori medi che assume un massimo pari a 74,8%.

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