ITALIA IN RIPRESA DOPO QUATTRO ANNI E MEZZO DI "QUASI STAGNAZIONE"

ITALIA IN RIPRESA DOPO QUATTRO ANNI E MEZZO DI "QUASI STAGNAZIONE"

Secondo l'Ocse, nel 2006 il Pil salirà dell'1,8 per cento (+1,4 e +1,6 nei due anni successivi). Obiettivo ad un soffio per il rapporto deficit/Pil: 3,2 per cento nel 2007. Inflazione: +2,2 per cento nel 2006 e +1,9 per cento nel 2007.

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28 novembre 2006
Ocse: Italia in ripresa dopo quattro anni e mezzo di

Ocse: Italia in ripresa dopo quattro anni e mezzo di “quasi stagnazione�

 

Per l’Italia il 2006 segnerà il primo anno di crescita dopo quattro e mezzo di “quasi stagnazione�, con il Pil in progresso dell’1,8%. Seguirà un lieve rallentamento, all’1,4% nel 2007, prevalentemente a causa della stretta necessaria a risanare i conti, ma con un rimbalzo positivo nel 2008 all’1,6%. E’ quanto prevede l’Ocse per la crescita della Penisola nel ultimo Economic Outlook. I principali motori della crescita dell’Italia sono “una vigorosa espansione dell’export, condizioni di credito favorevoli, i progressi sul mercato del lavoro favoriti dalle riforme - afferma l’organizzazione parigina - e un rafforzamento del clima di fiducia�.

Quanto al rapporto deficit/Pil, si rileva che l’Italia risana i suoi conti pubblici, ma lo fa quasi solo mediante aumenti delle entrate, e anche così manca per un soffio, due decimi di punto, l’obiettivo di scendere sotto il 3% nel 2007: si attesterà al 3,2% e nel 2008 peggiorerà al 3,3%. “Resta quindi necessario contenere la spesa pubblica - avverte l’Ocse - in particolare sulle pensioni, sui dipendenti pubblici, sulle autorità locali e su voci della sanità�, come indicato nel Dpef.

Nel rapporto si segnala anche che nel nostro Paese si continua ad assistere ad “un forte calo� del tasso di disoccupazione, che sulla media del 2006 si abbasserà al 7,1%, dopo il 7,8% del 2005, e proseguirà su questa tendenza anche nel biennio successivo. L’Ocse prevede infatti un tasso di disoccupazione 2007 al 6,8%, e al 6,5% nel 2008. A offuscare il quadro, il fatto che questi miglioramenti degli indicatori, per le dinamiche che li hanno consentiti “implicano una crescita della produttività negativa o irrilevante per il sesto anno consecutivo, sebbene il progresso dell’occupazione dovrebbe avere un effetto positivo sui redditi delle famiglie e sulle entrate fiscali�.

Per quanto riguarda, infine, l’inflazione, nei primi nove mesi del 2006 è rimasta allineata alla media dell’area dell’euro, mentre per l’intero anno dovrebbe attestarsi al 2,2%, stabile rispetto al 2005, e nel 2007 registrare un rallentamento all’1,9% e nel 2008 una lieve ripresa al 2%.

 

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