“Marina Resort”, Iva al 10% sui servizi aggiuntivi

“Marina Resort”, Iva al 10% sui servizi aggiuntivi

Assonat: “siamo molto soddisfatti della risposta dell’Agenzia delle Entrate. Un provvedimento che aiuta concretamente le nostre imprese a essere più competitive”.

DateFormat

10 luglio 2023

L’Iva al 10% è applicabile anche per i servizi aggiuntivi dei “marina resort”. Parola dell’Agenzia delle Entrate e nuova importante, vittoria di Assonat-Confcommercio a favore dei porti turistici italiani dopo quella ottenuta con il provvedimento del Consiglio di Stato dello scorso 26 giugno sulla sospensione della richiesta di aumento dei canoni demaniali. Nella nota di risposta a un quesito posto dall’Associazione (numero 956-62/2021), l’Agenzia delle Entrate ha in sintesi affermato che “per i marina resort, sono agevolabili, ai fini Iva (10%), non solo i servizi di accoglienza e messa a disposizione nel porto turistico, dello specchio acqueo per il pernottamento dei diportisti a bordo delle proprie imbarcazioni, ma anche i servizi strettamente accessori, quali servizi di pulizia, di assistenza all’ormeggio, di prenotazione, di vigilanza e sicurezza e l’addebito di consumi”. L’agevolazione si può applicare anche ai rapporti di long rent avviati prima delle recenti modifiche normative.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti a favore della portualità turistica italiana, grazie a un lavoro puntuale e propositivo portato avanti da Assonat in questi mesi, con l’aiuto dei suoi esperti. Si tratta – ha commentato il presidente di Assonat-Confcommercio, Luciano Serra - di due provvedimenti che aiutano concretamente le nostre imprese a essere più competitive e che vanno nella direzione da noi da tempo auspicata del riconoscimento del settore come strategico nell’economia nazionale”.

“Prosegue il nostro impegno – ha concluso – sui tavoli istituiti dal Governo a sostegno di azioni e istanze concrete per il nostro settore. Cito tra queste la battaglia per l’esonero del pagamento dell’Imu per i porti turistici, come avviene per quelli commerciali, e la richiesta, recepita dal Ministero del Turismo, di avviare una revisione della classificazione dei codici Ateco delle imprese turistiche, nelle quali riteniamo essenziale inserire anche i porti”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca