La crisi moltiplica bancarelle e mercatini

La crisi moltiplica bancarelle e mercatini

Tra il 2009 e il 2012 - secondo Unioncamere - le imprese del commercio al dettaglio ambulante iscritte ai registri delle Camere di commercio sono aumentate di 17.458 unità, più del 10% rispetto all'anno di inizio della crisi.

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6 maggio 2013

 

 

La crisi cambia le abitudini di acquisto degli italiani e moltiplica bancarelle e mercatini. Tra il 2009 e il 2012 - secondo Unioncamere - le imprese del commercio al dettaglio ambulante iscritte ai registri delle Camere di commercio sono infatti aumentate di 17.458 unità, più del 10% rispetto all'anno di inizio della crisi. E oggi in Italia ci sono quasi 180mila bancarelle. "A far la parte del leone - affermaUnioncamere - sono le imprese 'on the road' di tessuti, tessili per la casa e abbigliamento, aumentate di quasi 11mila unità (+28,26%) nei tre anni". "Questi dati - sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - confermano che la crisi ha inciso in maniera strutturale sulle abitudini degli italiani, ma ha anche fatto emergere nuove opportunità per quanti hanno deciso di aprire una impresa. Chi opera nel commercio sulle aree pubbliche contribuisce ad animare le città, rendere vivi i centri storici e creare le condizioni per la valorizzazione del territorio". "Oggi però - aggiunge Dardanello - il Paese ha bisogno di nuovi impulsi e di nuove energie. Sono certo che il governo, che ha messo giustamente al centro i temi dell'economia e dell'Europa per riportare il paese sulla via della crescita, saprà cogliere e valorizzare una vitalità che, malgrado tutto, ancora c'è nel nostro tessuto sociale". L'analisi, spiega Unioncamere, "mostra come siano quasi triplicate tra il 2009 e il 2012 le imprese del commercio ambulante di prodotti di bigiotteria, che alla fine dell'anno scorso hanno superato le 13mila unità. Sempre più diffuse nei tanti mercatini che animano anche le periferie, queste attività mostrano un saldo positivo di poco superiore alle 8.600 imprese, con un tasso di crescita a tre cifre". Saldi un po' meno consistenti "ma crescita comunque a due cifre anche per profumi e cosmetici (+22,66%, pari a 399 imprese in più nel triennio) e per calzature e pelletterie (+16,89%, pari a 858 attività in più)". "Alto - secondo Unioncamere - anche il tasso di crescita degli ambulanti specializzati nell'arredamento, casalinghi, elettrodomestici e materiale elettrico (+26,28% tra fine 2009 e fine 2012, con oltre mille imprese in più), e di quelli di fiori e piante (+15,53%, con un saldo attivo di 538 unità)". Molto più contenuti, invece, "i tassi di aumento del commercio ambulante legato al settore alimentare, che con variazioni percentuali intorno al 3% si allinea all'aumento mostrato dai negozi tradizionali".

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