La Finanziaria alla "prova" del Fondo monetario internazionale

La Finanziaria alla "prova" del Fondo monetario internazionale

Il ministro Siniscalco incontra la missione del Fmi. Riforma fiscale: intesa vicina sulla quarta aliquota. Si lavora al "quoziente familiare" per i nuclei mono-reddito con persone a carico. Confermato il blocco delle addizionali per gli enti locali.

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2 novembre 2004

La Finanziaria all’esame del Fondo monetario internazionale.

 

Passaggio importante oggi per la manovra economica del governo. Il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco, infatti, incontrerà gli ispettori del Fmi per fare il

punto sulla situazione dei conti pubblici. Dalla manovra alla riduzione delle tasse, dalle riforme del lavoro e della sanità, alla riduzione dei prezzi e al federalismo fiscale.

Verrà messo nero su bianco in un rapporto preliminare la cui presentazione è attesa

per il 10 novembre. Sul tappeto c’è il progetto articolato su tre aliquote (23%, 33% e 39%) più una quarta del 42% per i redditi superiori ai 100mila euro da considerare come “contributo di solidarietà”. Si tratta di una proposta del ministro per le riforma Calderoli per mettere d’accordo Forza Italia ed An. Restano da stabilire i limiti di reddito fra le

aliquote: entro i 27mila per la prima, entro i trentaseimila per la seconda ed entro gli ottantamila per la terza. A ciò si aggiungerebbe la trasformazione del sistema delle

detrazioni forfettarie per i familiari a carico in sistema di deduzioni così da avvantaggiare le famiglie numerose con mono-reddito sull’esempio del sistema del “quoziente familiare” in vigore in Francia. Per ogni familiare a carico verrebbe calcolata una cifra pari a 2.700 euro da aggiungere alla no tax area fissata per i lavoratori dipendenti a 7.500 euro. Un meccanismo decrescente in rapporto al reddito consentirebbe di concentrare le risorse sui redditi più bisognosi. Resta invece in alto mare la riduzione dell’Irap. Il governo è pronto a mettere sul piatto un miliardo di euro. An, Lega e Udc puntano ad ottenerne tre per dare una spinta al sistema delle imprese. In questo caso si lavora ad una franchigia a carico dei redditi fra i centomila ed i duecentomila euro. Stamattina il ministro Siniscalco incontrerà anche i rappresentanti della Cdl in Commissione Bilancio della Camera per fare il punto della situazione sull’iter della Finanziaria. Nel pomeriggio riprenderà il voto

sull’articolo 6 del provvedimento in vista dell’approvazione attesa per domani. Giovedì il testo dovrebbe approdare nell’Aula di Montecitorio. In Commissione si preannuncia uno scontro sulla modifica che estende il blocco sulle addizionali Irpef ed Irap dal 2005 al 2007. Malgrado la protesta dell’Anci, il relatore Guido Crosetto (Forza Italia) ha deciso di

confermarlo dopo averne annunciato in un primo tempo il ritiro. Comuni e Regioni si giocano la possibilità di aumentare le tasse locali (addizionale Irpef ed Irap) e ridare ossigeno ai bilanci bloccati dal tetto di spesa fissato al 4,8%. E’ da decidere se la misura resterà in vigore soltanto nel 2005 o fino al 2007.

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