Legge di Stabilità: verso modifiche su mini-Imu

Legge di Stabilità: verso modifiche su mini-Imu

La mini-rata Imu scalda il dibattito politico, Il ministro Lupi: "Cerchiamo una soluzione". Oggi inizia a Montecitorio la seconda lettura della Legge di Stabilità: entro giovedì la presentazione degli emendamenti.

DateFormat

29 novembre 2013
 
La mini-rata Imu scalda il dibattito politico, e rischia di creare anche dissapori tra i Comuni, mentre il Governo sta censendo tutte le citta' che hanno elevato l'aliquota, cosi' da calcolare le eventuali risorse necessarie per abolire anche questa rata. "Stiamo cercando una soluzione per superare il disagio dei cittadini", ha detto il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi. Ma un altra grana giunge dai dubbi sollevati anche dentro la maggioranza sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia, una delle coperture del decreto che abolisce la seconda rata 2013. In serata il Ministero dell'Economia ha comunque voluto rassicurare sulla correttezza dello strumento adottato, il Dl, perche' esiste la necessita' e l'urgenza in vista dell'imminente varo della vigilanza comune in Europa. Per ora l'unica cosa certa e' lo strumento legislativo con cui eventualmente si interverra' sulla mini-rata: non il decreto che abroga la seconda rata 2013 (che sara' esaminato prima dal Senato) bensi' la legge di Stabilita', che riguarda il 2014 e che inizia oggi il suo iter a Montecitorio in Commissione Bilancio. Il relatore Maino Marchi (Pd), spiega che l'onere di trovare la soluzione e le coperture ''spetta al governo''. Il governo, a sua volta, attende il 9 dicembre, giorno entro il quale i Comuni possono comunicare le aliquote. A questi problemi tecnici si aggiungono quelli politici, con una grossa  fetta del Pd da sempre contrario all'abolizione dell'Imu per tutti, compresi i ricchi: ''e' una bandierina di Brunetta'', ha commentato Matteo Renzi, probabile nuovo segretario del Pd dall'8 dicembre. Il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, ha detto che si ''dovrebbe fare di tutto per trovare un accordo con i Comuni e puntare a fissare una fascia di reddito sotto la quale non si dovra' pagare niente''. Un segnale lo manda anche il presidente dell'Anci, Piero Fassino. Da sindaco di Torino ha annunciato che la sua citta' non chiedera' il pagamento della mini-rata Imu di gennaio, questo nonostante le aliquote decise sono superiori a quelle 'base' stabilite dallo Stato. Poi c'e' il malumore di quei sindaci "virtuosi" che non hanno alzato le aliquote perche' hanno saputo nel gestire i bilanci, e ora vedrebbero premiati i loro colleghi che invece hanno aumentato l'Imu per far quadrare i conti. Comuni che vengono criticati da Fabrizio Cicchitto (Ncd): "hanno ulteriormente elevato la pressione fiscale; c'e' un nodo della finanza locale che e' un autentico buco nero". "Con l'Anci - ha detto Baretta - nei prossimi giorni ci incontreremo certamente per trovare una soluzione". Il problema pero', come sottolinea il ministro Lupi, e' l'incertezza piu' che un eventuale piccolo esborso solo da parte di pochi cittadini di poche citta': ''E' una cosa minima, importi di pochi euro, ma che crea confusione''. Senza contare che esso provocherebbe le polemiche di Forza Italia. A livello parlamentare Luigi Bobba e Michele Anzaldi del Pd, propongono di coprire la mini-rata di gennaio con una "rimodulazione della tassazione sui giochi d'azzardo legali". Il loro emendamento alla Legge di Stabilita' e' gia' pronto. E lo stesso Bobba solleva obiezioni su una delle coperture del decreto che abroga la seconda rata Imu 2013, quella con la rivalutazione delle quote di Bankitalia, che potranno essere acquistate anche da soggetti stranieri. Una norma contro la quale si sono scagliati anche Guido Crosetto, coordinatore di Fratelli d'Italia, e Sel, con i capigruppo Gennaro Migliore e Loredana De Petris. Tutti e tre si sono rivolti al presidente Napolitano che dal suo canto giovedi' scorso ha controfirmato il decreto. 
 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca