LA POSIZIONE DEI SINDACATI

LA POSIZIONE DEI SINDACATI

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4 novembre 2004

Tasse: i sindacati dicono no ad una riduzione generalizzata

 

Per i sindacati il problema centrale del taglio delle tasse non è tanto quello di scegliere tra Irap e Irpef, ma di evitare riduzioni fiscali sbilanciate. Per il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta , “non c’è una contrarietà di principio a operare tagli sull’Irap, sono contrario ad una riduzione generalizzata delle tasse, anche perché temiamo che non ci siano le condizioni economiche per andare in questa direzione. E se ci sono risorse oggi, in questo paese, vanno utilizzate più sui dati strutturali dell’innovazione e della ricerca e del Mezzogiorno che non sui consumi”. “Per quanto riguarda l'Irap – ha aggiunto Pezzotta – c’è solo un problema che abbiamo sempre sollevato e che ribadiamo: siccome parte dell’entrate dell’Irap sono utilizzate dalle regioni per la sanità, serve un elemento compensativo”. Secondo il leader della Uil, Luigi Angeletti , “in Italia esiste un problema, i redditi dei lavoratori dipendenti sono stati falcidiati, se il fisco, come in tutti i paesi è lo strumento redistributivo per eccellenza, se ci saranno dei soldi per ridurre le tasse dovranno essere destinati esclusivamente ai lavoratori dipendenti”. “Il governo dovrebbe fare una sana politica per ridurre l’evasione fiscale e l’elusione – ha continuato Angeletti - tutte le risorse ricavate potranno allora essere destinate a ridurre le tasse”. Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani , ha evidenziato la necessità di “fare un’operazione che tenga insieme la difesa dei redditi da lavoro dipendente e da pensione e anche le esigenze delle imprese, una riduzione generalizzata delle tasse non consente di fare né l’una né l’altra cosa”.

 

 

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