Lavoro: 88.000 occupati in piu' nel 2014, sempre piu' over 50

Lavoro: 88.000 occupati in piu' nel 2014, sempre piu' over 50

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29 dicembre 2015


Nel 2014, gli occupati sono stati 22 milioni 279 mila, in crescita di 88 mila unita' su base annua (+0,4%). Lo rileva l' Istat nell' Annuario statistico italiano, sottolineando che il tasso di occupazione dei 55-64enni sale al 46,2% (3,5 punti percentuali in piu' rispetto al 2013), anche per effetto del prolungamento dell' attivita' lavorativa dovuto all'inasprimento dei criteri per accedere alla pensione. L'indicatore si riduce invece tra i piu' giovani, soprattutto tra i 15-24 e i 25-34enni, tra cui cala rispettivamente al 15,6 e 59,4% (in entrambi i casi -0,7 punti percentuali rispetto al 2013). Il tasso di occupazione 15-64 anni si attesta al 55,7% (+0,2 punti percentuali in un anno) - valore ampiamente al di sotto del dato medio dell' Ue28 (64,8%) - ma le dinamiche sono molto differenziate in base all' eta'. La crescita degli occupati interessa esclusivamente i dipendenti (+98 mila unita', lo 0,6% in piu'), mentre gli indipendenti continuano a diminuire, seppure a un ritmo meno intenso rispetto a un anno prima (-0,2%). L' incremento, che riguarda sia gli uomini (31 mila unita', +0,2%), sia soprattutto le donne (57 mila unita', +0,6%), ha coinvolto esclusivamente le regioni del Centro e del Nord. Gli occupati - prosegue l' Istat -
aumentano in tutti i settori di attivita' economica, ad esclusione delle costruzioni: +1,6% nel comparto agricolo, +1,4% nell' industria in senso stretto, +0,5% nel terziario, -4,4% nelle costruzioni. Nella media del 2014, il numero di persone in cerca di occupazione e' salito a 3 milioni 236 mila (+167 mila, pari a +5,5%) mentre il tasso di disoccupazione si è attestato al 12,7% (+0,5 punti in un anno). L' aumento ha riguardato in particolare il Mezzogiorno, dove l' indicatore ha raggiunto il 20,7%, valore tra i piu' alti d' Europa dopo quello di Grecia e Spagna. Anche il tasso di inattivita' della popolazione tra 15 e 64 anni, che scende nel 2014 al 36,1%, e' decisamente piu' elevato di quello medio della Ue28 (27,7%). Quanto alle retribuzioni, nel corso del 2014 sono stati rinnovati 17 contratti collettivi nazionali che hanno coinvolto 1,9 milioni di lavoratori. Il maggior numero di rinnovi si registra nel settore dei servizi privati (9), invece non si e' avuto alcun rinnovo per la Pubblica amministrazione. Oltre un dipendente su due e' in attesa di vedere rinnovato il proprio contratto nazionale di lavoro (59,9% contro 48,1% del 2013). Le retribuzioni contrattuali orarie sono aumentate in media dell'1,3%, ma all' interno della Pubblica amministrazione gli aumenti sono pari a zero.

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