Confcommercio e sindacati hanno posto le basi per avviare un percorso contrattuale di secondo livello incentivante e meritocratico. Sospesa l'erogazione dell'elemento economico di garanzia.

Un accordo per "mettere nero su bianco" che è necessario trasformare gli automatismi contrattuali in un sistema innovativo ed incentivante che premi il merito dei lavoratori e le buone idee delle imprese virtuose. E', in sintesi, il contenuto dell'accordo sindacale siglato dai vertici di Confcommercio Treviso e dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per le migliaia di imprese e lavoratori del terziario della provincia di Treviso che applicano il CCNL del 2011. In attesa di formalizzare i nuovi parametri e criteri che sostanzieranno, sul piano delle novità contrattuali, il contratto di lavoro nel terziario, le parti hanno deciso di sospendere, fino a marzo, l'erogazione dell'elemento economico di garanzia, giudicato un "automatismo rigido che appesantisce le imprese in un momento di crisi e che per i lavoratori sarebbe solo un magro e quasi consolatorio "una tantum" (circa 120 euro) privo di significato sul piano della progressione di carriera e di aumento di stipendio". L'accordo apre dunque la strada ad un integrativo di secondo livello che non solo migliorerà il livello delle relazioni tra impresa e lavoratori, ma introdurrà dei nuovi meccanismi che andranno a premiare la produttività, l'efficienza organizzativa, ed in generale tutte le iniziative destinate ad aumentare vendite e il fatturato, in un'ottica più gratificante sul piano economico, di maggior coinvolgimento e consapevolezza dei ruoli e valorizzazione delle risorse umane. Secondo i vertici di Confcommercio l'intesa, "che ha una validità territoriale e che ancora una volta contraddistingue l'innovazione sindacale della Marca trevigiana, potrà diventare un nuovo modello che non solo aiuta imprese e lavoratori a superare il momento di crisi, ma concretizza per la prima volta i concetti di merito ed incentivo".