Limiti di velocità: “ok alla proposta Salvini, ma è meglio mantenere a 170 la soglia oltre la quale scatta il ritiro della patente”

Limiti di velocità: “ok alla proposta Salvini, ma è meglio mantenere a 170 la soglia oltre la quale scatta il ritiro della patente”

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22 giugno 2023

Limiti di velocità: “è necessario che il limite massimo consentito, oltrepassato il quale oggi scatta il ritiro patente, resti quello attuale”. A dichiararlo è il presidente Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, che spiega: “attualmente, se si oltrepassa di 40 chilometri orari il limite dei 130 (arrivando a 178 per effetto della tolleranza), scatta il ritiro patente. Questo limite dovrebbe rimanere perché, se il computo partisse dai 150 chilometri orari, il ritiro della patente scatterebbe alla velocità di 198 kilometri orari, e questo favorirebbe solo gli abbienti e consentirebbe una velocità effettivamente non in linea con i principi della sicurezza”. Fatto salvo questo principio, il presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai) evidenzia il carattere demagogico di alcune posizioni polemiche sorte attorno alla questione.

“La proposta del ministro Salvini di innalzare il limite su alcune tratte del sistema autostradale italiano, tiene conto delle realtà infrastrutturali presenti in particolare su quelle a più corsie. La polemica sollevata dal leader dei Verdi Bonelli, che interpreta forse demagogicamente e a modo suo il termine ‘velocità consigliata’ vigente sulle strade in Germania, dimostra scarsa conoscenza del tema. Consigliare non significa limitare. Falsificare il senso di una normativa pur di contestare a prescindere un’ipotesi ragionevole - precisa Uggè – è un modo strumentale di affrontare delle questioni che rientrano nell'ambito puramente tecnico. Si dia pace il leader degli ambientalisti: il limite sulle autostrade tedesche non esiste, esiste il ‘consiglio’”.

“Pensiamo a soluzioni che possano consentire sicurezza e agibilità per tutti i cittadini e per tutte le imprese che operano sul territorio nazionale. Fai-Conftrasporto, per questo, chiede al Ministro Salvini di proseguire con la sua proposta, confrontandosi con le Associazioni di categoria prima di portarla in Parlamento, per giungere a una soluzione più unitaria possibile”, conclude il presidente Fai-Conftrasporto.

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