Manovra: "sì ai tagli, ma fare di più per la crescita"

Manovra: "sì ai tagli, ma fare di più per la crescita"

Audizione in Commissione Bilancio del Senato per Rete Imprese Italia. Bene la riqualificazione della spesa pubblica corrente, ma servono interventi che consentano alle imprese di uscire dalle secche della crisi e agganciare la ripresa.

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10 giugno 2010
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La manovra economica varata dal Governo è promossa sul versante dei tagli alla spesa pubblica, ma è rimandata a settembre per quanto riguarda la capacità di contribuire al rilancio della crescita del Paese. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione che Rete Imprese Italia ha illustrato nel corso di un’audizione su provvedimento presso la Commissione Bilancio del Senato.

Entrando nel dettaglio, il mondo delle pmi e dell’impresa diffusa valuta positivamente l’adozione delle misure mirate a riqualificare i capitoli di spesa pubblica corrente, “troppo spesso contagiati dal virus della cattiva gestione e dall’incapacità di affermare anche nel pubblico quei criteri di efficienza e di produttività che, invece, rappresentano gli anticorpi che consentono alle pmi e all’impresa diffusa di competere quotidianamente sui mercati”. Tuttavia, si potrebbero ottenere risultati migliori se la riduzione dei trasferimenti agli Enti locali “tenesse conto delle specificità territoriali e delle performance degli enti territoriali nel controllo della spesa”. In altri termini, Rete Imprese Italia ha proposto l’adozione di meccanismi di gradualità del Patto di stabilità interno “al fine di non penalizzare quelle realtà di Governo locale che presentano i conti in ordine, introducendo, invece, strumenti e regole di indirizzo più stringenti per quelle Amministrazioni che presentano manchevolezze nel controllo della spesa corrente o incapacità del suo contenimento”. Per quanto riguarda poi i rapporti tra Amministrazioni pubbliche e sistema delle imprese, è stata sottolineata l’esigenza di ridurre “l’enorme dilatazione dei tempi di pagamento della P.A. verso i fornitori”, fattore che peraltro “favorirebbe certamente una maggiore compliance fiscale”.

Sul fronte dello sviluppo, Rete Imprese Italia ritiene necessario adottare interventi che “consentano alle imprese di poter disporre di efficaci strumenti per uscire dalle secche della crisi e agganciare la ripresa”. E in questo senso sta lavorando con le banche e il Governo per la proroga dell’avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio, evidenziando “l’esigenza di individuare apposite misure volte a sostenere il processo di patrimonializzazione dei Confidi, sempre più decisivi nel rapporto tra banche e imprese”.

“Questo – ha concluso il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, in rappresentanza delle cinque sigle aderenti a Rete Imprese Italia - è infatti il momento di adottare riforme incisive e scelte coraggiose che vadano nella direzione di liberare le energie dell’economia e di abbassare la pressione fiscale per imprese e famiglie”.

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