Federauto e Unrae: "Pubblicare urgentemente il decreto Ecobonus"
Federauto e Unrae: "Pubblicare urgentemente il decreto Ecobonus"
Nota congiunta delle due associazioni: "La prolungata attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive".
Federauto e Unrae chiedono con massima urgenza al Governo, e in particolare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, "di accelerare le procedure di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM relativo alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, c.d. Ecobonus, e di attivare rapidamente la piattaforma informatica per la prenotazione degli incentivi".
“La prolungata attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive, e i ritardi accumulati nei quasi sei mesi trascorsi dall’annuncio della rimodulazione degli incentivi non sono più giustificabili”, commentano Federauto e Unrae.
“La criticità della situazione – proseguono le due associazioni – è accentuata dal fatto che il 1° febbraio scorso, ormai quasi quattro mesi fa, il nuovo schema incentivante è stato ufficialmente presentato durante il Tavolo Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con dovizia di dettagli sui contributi unitari, e che gli incentivi, ancora non entrati in vigore, cesseranno di essere operativi alla fine dell’anno”. "Oltre a causare un clima di trepida attesa e la conseguente paralisi del mercato - continuano nella nota - in particolare con una flessione allarmante della domanda di nuove autovetture a zero o a bassissime emissioni, tale insostenibile ritardo ha generato il blocco delle attività delle reti di distribuzione, delle agenzie di comunicazione, delle concessionarie di pubblicità, delle società finanziarie e delle imprese di autonoleggio". “Occorre ripristinare la normale operatività delle imprese che gravitano attorno al settore automotive nel più breve tempo possibile. Pertanto, chiediamo urgentemente che il DPCM venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine di questa settimana. Allo stesso modo, auspichiamo che, in futuro, le misure a sostegno del settore siano strutturali e non abbiano orizzonti così riduttivi come nel caso in questione”, concludono Federauto e Unrae.
Il mercato dell'auto riprende la sua marcia
Il mercato dell'auto riparte. Ad aprile, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 135.353 autovetture a fronte delle 125.884 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 7,52%. I trasferimenti di proprietà sono stati 446.631 a fronte di 370.132 passaggi registrati ad aprile 2023, con un aumento del 20,67%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 581.984, ha interessato per il 23,26% vetture nuove e per il 76,74% vetture usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 30.4.2024, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di aprile 2024.
Il commento del presidente Unrae, Michele Crisci
“Un quadro macroeconomico rafforzato e un primo trimestre migliore delle attese per le immatricolazioni di autovetture, portano a rivedere al rialzo di 30.000 unità la stima per il mercato nel 2024, con un volume totale previsto a fine anno di 1.630.000 auto, in crescita di circa 63.500 unità sul 2023 (+4,1%). Il confronto con il periodo pre-pandemia registra però ancora una distanza del 15,0% sul 2019”.Per lo sviluppo della mobilità a zero e bassissime emissioni, dunque, Crisci insiste sull’estrema urgenza di pubblicare in Gazzetta Ufficiale il DPCM annunciato da ben tre mesi, e di rendere immediatamente operativa la piattaforma di Invitalia. Ma ribadisce anche, ancora una volta, la necessità di correggere il nuovo schema incentivi, seppur già migliorativo: “Riteniamo doveroso che il tetto di prezzo alle auto 0-20 g/Km venga eliminato o quantomeno equiparato a quello della fascia 21-60 g/Km, occorre poi che il Governo accompagni questa transizione in modo strutturale, dando a consumatori e operatori una chiara visibilità sul programma incentivi per i prossimi 2-3 anni”.
L'analisi del presidente di Federauto, Massimo Artusi
"Ad aprile i volumi immatricolati registrano segno positivo ma al netto degli effetti dovuti ai due giorni lavorativi in più sul calendario di quest’anno, il risultato non sarebbe stato diverso da quello di marzo. Il mercato dell’auto, se non fosse per le auto immatricolazioni dei dealer – in specie sulle motorizzazioni preferite dagli acquirenti benzina ed ibrido – avanza a stento a causa dello stallo determinato dalla prolungata attesa per i preannunciati, oramai da troppi mesi, nuovi Ecobonus e anche l’andamento degli ordini, in un contesto di incertezza, si mantiene ridotto e sostanzialmente azzerato per i veicoli green (elettrici e plug-in), soprattutto sul canale dei privati".
"Prosegue, infatti, l’immobilismo delle vendite di veicoli elettrici e plug-in, il cui parco circolante rappresenta poco più dell’1% del totale delle autovetture circolanti nel nostro Paese: numeri estremamente distanti dagli obiettivi – recentemente riconfermati dai tecnici del Governo – fissati nel Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) che indica 4,3 milioni di BEV e 2,3 milioni di plug-in al 2030. Inoltre, considerate le difficoltà, in particolar modo burocratiche, nonostante i finanziamenti previsti dal PNRR, per portare avanti gli investimenti in infrastrutture pubbliche di ricarica elettrica, l’auspicio è che il MASE possa intervenire rapidamente per rilanciare i bandi con l’assegnazione delle risorse a disposizione ma non assegnate".