Mercato del lavoro: il Governo "chiude" la partita

Mercato del lavoro: il Governo "chiude" la partita

Dopo l'ultimo tavolo con le parti sociali a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri ha approvato, salvo intese, il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro.

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19 marzo 2012

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, salvo intese, il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Si tratta, sottolinea Palazzo Chigi in una nota, di una riforma "lungamente attesa dal Paese, fortemente auspicata dall'Europa, e per questo discussa con le parti sociali con l'intento di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace cioè di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità di stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di tutelare l'occupazione e l'occupabilità dei cittadini''.
Il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro "e' il frutto del confronto con le parti sociali. Ne emerge una proposta articolata che, una volta a regime, introdurra' cambiamenti importanti". "Per il licenziamento dovuto a motivi economici, il lavoratore potrà ottenere solo un indennizzo monetario. Nell ddl "si prevede che il diritto alla reintegrazione nel posto del lavoro debba essere disposto dal giudice nel caso di licenziamenti discriminatori o in alcuni casi di infondatezza dellicenziamento disciplinare. Negli altri casi, tra cui il licenziamento per motivi economici, il datore di lavoro può essere condannato solo al pagamento di un'indennità", si afferma nella nota che conferma come "particolare attenzione è riservata all'intento di evitare abusi". La riforma del mercato del lavoro prevede "l'introduzione di un rito procedurale abbreviato per le controversie in materia di licenziamenti, che ridurrà ulteriormente i costi indiretti del licenziamento".

 

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