Tutta la riforma dagli ammortizzatori ai licenziamenti

Tutta la riforma dagli ammortizzatori ai licenziamenti

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21 marzo 2012

Stretta sulla flessibilita' in entrata, maggiore flessibilita' in uscita e protezione ''universale'' per i europeo: e' questa in sintesi la riforma presentata dal Governo alle parti sociali sottolineando che, se aggiustamenti sono possibili fino a giovedi', il confronto e' sostanzialmente concluso e sara' il Parlamento ''l'interlocutore principale'' del Governo. Ecco la proposta del Governo punto per punto:
- CONTRATTI: Il contratto a tempo indeterminato sara'
''dominante'' con il rafforzamento dell'apprendistato per
l'ingresso nel mercato del lavoro.
- STRETTA CONTRATTI TERMINE: Saranno penalizzati i contratti a
termine (ad esclusione di quelli stagionali o sostitutivi) con
un contributo aggiuntivo dell'1,4% da versare per il
finanziamento del nuovo sussidio di disoccupazione (oltre
all'1,3% attuale). Per i contratti a termine non saranno
possibili proroghe oltre i 36 mesi.
- NO ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE SE NON SI E' FAMILIARI:
insieme alla stretta sulle partite Iva e sui co.co.pro punta a
limitare il fenomeno del lavoro sostanzialmente subordinato
mascherato da lavoro autonomo.
- NO STAGE GRATIS SE SI E' GIA' FORMATI: Dopo la laurea o dopo
un master - ha spiegato Fornero - si va in azienda ma non con
uno stage gratuito, magari sarà una collaborazione, magari un
lavoro a tempo determinato ma è un lavoro e l'azienda lo deve
pagare.
- NORMA CONTRO DIMISSIONI IN BIANCO: Nella riforma del mercato
del lavoro c'é la norma contro le dimissioni in bianco,
strumento spesso utilizzato a discapito delle lavoratrici.
- AMMORTIZZATORI: Il nuovo sistema andra' a regime nel 2017, ma
se il nuovo sussidio di disoccupazione (l'Aspi) entrera' in
vigore da subito, l'indennita' di mobilita' (che vale oggi per i
licenziamenti collettivi e puo' durare fino a 48 mesi per gli
over 50 del Sud) sara' eliminata definitivamente solo nel 2017.
Per il nuovo sistema sono previste risorse aggiuntive per
1,7-1,8 miliardi.
- ASPI: l'assicurazione sociale per l'impiego sara' universale,
sostituira' l'attuale indennita' di disoccupazione. Durera' 12
mesi (18 per gli over 55) e dovrebbe valere il 75% della
retribuzione lorda fino a 1.150 euro, e il 25% per la quota
superiore a questa cifra, con un tetto di 1.119 euro lordi per
il sussidio. Si riduce dopo i primi sei mesi. Sara' quindi piu'
alta dell'indennita' attuale che al suo massimo raggiunge il 60%
della retribuzione lorda (e dura 8 mesi, 12 per gli over 50).
- CASSA INTEGRAZIONE: si mantiene per la cassa ordinaria e la
straordinaria con i contributi attuali, ma viene esclusa la
causale di chiusura dell'attivita' (resta possibile solo quando
e' previsto il rientro in azienda)
- FONDO SOLIDARIETA' PER LAVORATORI ANZIANI: sara' pagato dalle
aziende e dovrebbe fornire un sussidio al lavoratori anziani che
dovessero perdere il lavoro a pochi anni dalla pensione. Sara'
su base assicurativa. E' stato chiesto dai sindacati per
fronteggiare l'eliminazione della mobilita'.
- ARTICOLO 18: Il Governo ha annunciato la diversificazione
delle tutele sui licenziamenti con il reintegro nel posto di
lavoro nel caso di licenziamenti discriminatori e il solo
indennizzo (fino a 27 mensilita' di retribuzione) nei
licenziamenti per motivi economici (giustificato motivo
oggettivo) considerati dal giudice illegittimi. Nel caso di
licenziamento cosiddetto disciplinare (giusta causa o
giustificato motivo soggettivo) considerato dal giudice
ingiustificato sara' possibile per il magistrato decidere tra il
reintegro e l'indennizzo economico con il pagamento al
lavoratore ingiustamente licenziato tra le 15 e le 27
mensilita'.

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