Disagio sociale in lieve miglioramento

Disagio sociale in lieve miglioramento

A maggio l'indice Confcommercio si è attestato a 11,4 punti, in calo di un decimo di punto rispetto ad aprile. La disoccupazione estesa si conferma al 7,6%, piccolo rallentamento dei prezzi per beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto.

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5 giugno 2024

Prosegue anche a maggio il miglioramento del Misery Index Confcommercio (link al documento in pdf) che si è attestato a quota 11,4, in riduzione di un decimo di punto su aprile. Il dato è sintesi di una stabilità della disoccupazione estesa, che si conferma al 7,6%, e di un piccolo rallentamento del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto (2,5% dal 2,6% del mese precedente). 

Prezzi, disoccupazione e Misery Index Confcommercio (MIC) in Italia

anno

disoccupazione ufficiale (%)

disoccupazione estesa (%) *

Δ% prezzi-alta frequenza di acquisto

MIC*

2007

6,2

6,9

2,9

10,8

2013

12,3

15,1

1,6

20,3

2019

9,9

11,2

0,8

14,7

2020

9,3

13,9

0,2

17,7

2021

9,5

12,7

1,9

17,4

2022

8,1

9,1

7,3

16,9

2023

7,6

8,5

6,7

15,7

2023-IV trim

7,4

8,2

4,9

14,0

2024-I trim

7,2

8,0

2,9

12,2

2023-Agosto

7,5

8,3

6,9

15,6

2023-Settembre

7,6

8,5

6,6

15,6

2023-Ottobre

7,6

8,5

5,6

14,8

2023-Novembre

7,5

8,3

4,6

13,8

2023-Dicembre

7,2

7,9

4,4

13,3

2024-Gennaio

7,2

8,0

3,5

12,6

2024-Febbraio

7,3

8,1

2,8

12,3

2024-Marzo

7,1

7,8

2,5

11,7

2024-Aprile

6,8

7,6

2,6

11,5

2024-Maggio

6,8

7,6

2,5

11,4

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia su dati ISTAT ed INPS.

(*) I dati degli ultimi due mesi sono frutto di stima

 

Secondo il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, “i contenuti margini di rientro dell’inflazione e il permanere di dinamiche del mercato del lavoro che presentano ancora degli spunti positivi, la crescita dell’occupazione dipendente a tempo indeterminato e dell’occupazione femminile, portano a guardare con una certa fiducia alla possibilità di una stabilizzazione/riduzione dell’indicatore nei mesi estivi”. Secondo Bella, "le debolezze di una parte del sistema produttivo, confermate dalla crescente richiesta delle ore autorizzate per le varie forme di integrazione salariale, potrebbero tradursi in un peggioramento del mercato del lavoro. Questa tendenza potrebbe difficilmente essere contrastata dalla riduzione dell’inflazione, in considerazione dei bassi livelli raggiunti dai tassi di variazione dei prezzi al consumo". 

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