Il "milleproroghe" è legge

Il "milleproroghe" è legge

Dopo la Camera, anche il Senato ha approvato il provvedimento dopo aver concesso la fiducia al Governo. 

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28 febbraio 2024

Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto “Milleproroghe” con 93 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto. Il testo era già stato approvato dal Consiglio dei ministri a fine dicembre, e poi dalla Camera il 19 febbraio scorsi. Il provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2024, è entrato in vigore il giorno successivo (29 febbraio 2024).

Tra le novità introdotte in materia fiscale figurano il taglio per 2024 e 2025 dell'Irpef agricola al 100% per i redditi fino a 10mila euro e al 50% fino a 15mila, la riapertura dei termini per il pagamento delle rate scadute della "rottamazione quater", l'estensione alle dichiarazioni 2022 del ravvedimento operoso 'speciale'. Tra i prolungamenti delle scadenze hanno trovato spazio le conferme, per quest'anno, del credito d'imposta sui costi di consulenza sostenuti dalle pmi che intendono quotarsi e il cosiddetto 'scudo penale' concesso ai medici durante l'emergenza Covid. Messi in sicurezza anche i mutui under 36, richiesti per immobili con compromessi siglati entro il 2023 e rogito definito nel 2024 (uno sgravio fiscale verrà erogato anche a quanti hanno effettuato il rogito da inizio anno e non hanno pertanto potuto approfittare dell'estensione del beneficio).

Per quanto riguarda le disposizioni in materia di previdenza e welfare, è stata aumentata di due milioni di euro il finanziamento degli interventi per l’assistenza sociosanitaria alle persone con disturbi mentali e correlati allo stress per l’anno 2024, il cosiddetto Bonus psicologico. È stato inoltre prorogato il termine di iscrizione al Fondo pensioni fino al 30 giugno 2024 per gli istruttori presso impianti e circoli sportivi di qualsiasi genere, dei direttori tecnici e degli istruttori presso società sportive.

Passiamo alla cultura, nel decreto troviamo anche la proroga al 31 dicembre 2024 del regime di semplificazione (SCIA) per la realizzazione di spettacoli dal vivo, con un numero massimo di 2mila partecipanti (prima era fino a mille).

Un'altra proroga interessa invece il termine di decorrenza del divieto di circolazione di veicoli a motore di categoria M2 e M3, per il servizio di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio (Euro 2), che slitta al 31 dicembre 2024. Stessa data anche per il termine entro il quale gli ispettori autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti potranno effettuare gli accertamenti in relazione alle attività di revisione periodica dei veicoli a motore e relativi rimorchi. In materia di assicurazioni, fino al 30 giugno 2024 le macchine agricole continueranno ad essere soggette all’obbligo assicurativo per responsabilità civile verso terzi solo se poste in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate.

Infine il decreto ha previsto per tutto il 2024 l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, a carico dei datori di lavoro, per la zona franca urbana istituita per i Comuni del Centro Italia colpiti da eventi calamitosi verificatisi nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 24 agosto 2016.

Anbti: “bene l’accoglimento dell’odg sulle accise ridotte sul gasolio per i bus turistici euro 6”

Con il parere favorevole espresso durante l’esame degli ordini del giorno al Milleproroghe, il Governo si impegna a “valutare l'opportunità di adottare misure volte a prorogare, almeno per il periodo di alta stagione compreso tra i mesi di aprile e agosto 2024, l'applicazione delle aliquote ridotte sulle accise del gasolio” anche “al settore del trasporto occasionale di persone con bus” per “mantenere alta la competitività del comparto turistico nazionale e anche quale forma di incentivo all'acquisto di nuovi veicoli Euro VI".

“L’accoglimento di questo odg è un segnale importante da parte del Governo che dimostra di avere chiaro il quadro delle esigenze della nostra categoria e che manifesta la volontà di volerle ascoltare, in particolar modo sul tema dell’aliquota agevolata per i bus turistici euro 6, misura di giustizia ed equità che premetterebbe alle aziende italiane di essere ancor più forti nel confronto con i competitors stranieri. Il nostro auspicio è che, visto anche il continuo ed incessante aumento dei prezzi del gasolio, all’impegno e alla volontà manifestati corrispondano poi nel breve termine iniziative normative che rendano effettive le agevolazioni per la categoria dei bus turistici italiani.  Lo scorso anno, nel periodo aprile–agosto, grazie al grande lavoro di impulso dell’Associazione, la categoria aveva ottenuto per la prima volta l’accisa agevolata sul gasolio con un impatto estremamente positivo su tutto il Turismo e sui conti pubblici Italiani. La strada da intraprendere è chiara: replicare nel breve termine il provvedimento almeno per la prossima alta stagione e poi renderlo strutturale a beneficio di tutto il settore. Siamo fiduciosi di natura e ci manteniamo tali, ma adesso la categoria ha necessità di vedere quei risultati che attende da troppo tempo”. Così Riccardo Verona, presidente dell’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani aderente a Confcommercio.

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