Moody's in allerta, rating a rischio

Moody's in allerta, rating a rischio

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28 marzo 2013

 

Moody's accende i propri riflettori sul tentativo del leader Pd per formare un governo. Un esito negativo, in un quadro europeo peggiorato, potrebbe avere ''implicazioni sul profilo di credito'' dell'Italia. Dietmar Hurnung, analista responsabile per l'Italia dell'agenzia di rating, in un'intervista all'agenzia Reuters fa il punto e ricorda che "abbiamo un outlook negativo sul rating Baa2 dell'Italia''. Il rating, ad appena due gradini dalla categoria speculativa 'junk', sembra appeso al filo della crescita: ''se l'aspettativa (di una stabilizzazione del Pil nella seconda parte dell'anno, ndr) non dovesse essere confermata, e chiaramente l'attuale situazione della zona euro e dell'Italia stanno fornendo venti contrari, questo potrebbe avere un impatto attraverso diversi canali sul merito di credito dell'Italia''. E' chiaro che la situazione di Cipro, con i timori di una fuga di capitali che hanno spinto a un blocco dei depositi nelle banche dopo la partecipazione dei correntisti alla loro ristrutturazione, è negativa per i rating dell'Eurozona: ''e l'Italia non fa eccezione''. Ma è l'evoluzione della crescita, e la formazione di un esecutivo in grado di rilanciarla, che preoccupa di più, dopo che il governo ha dovuto drasticamente peggiorare le sue stime sul 2013 (a -1,3% contro il precedente -0,2%). Un mese fa, infatti, Moody's si era detta pronta a considerare ''un taglio del rating dell'Italia nel caso di ulteriore peggioramento delle prospettive economiche del Paese o di difficolta' nel realizzare le riforme''. Nelle prime contrattazioni di stamane, intanto, le incertezze politiche  hanno spinto lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi a 353 punti, il picco dallo scorso settembre. 

 

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