Musica registrata: accordo Fipe-Scf

Musica registrata: accordo Fipe-Scf

I locali serali che svolgono musica di intrattenimento con la presenza del disc jockey non dovranno più temere per il mancato pagamento dei diritti connessi. L'accordo ha decorrenza dal primo gennaio 2010.

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2 aprile 2010

I locali serali che svolgono musica di intrattenimento con la presenza del disc jockey non dovranno più temere per il mancato pagamento dei diritti connessi. Un accordo aggiuntivo (tecnicamente definito “addendum” alla convenzione dell’11 marzo) siglato fra Scf (il consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti e produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata) e Fipe consentirà di stabilire gli importi da pagare al Consorzio per tutti quei locali, diversi da discoteche e bar ma che comunque diffondono musica, come per esempio i concertini o serate occasionali danzanti effettuate nei posti dove non è stata determinata la capienza.

Con questo passaggio Fipe e Scf sono riuscite ad individuare tutte le tipologie di pubblico esercizio soggette ai pagamenti dei diritti connessi, stabilendo per ognuna di esse il giusto compenso. La convenzione chiude così un periodo di contenzioso che era stato caratterizzato da una serie di accessi della Guardia di Finanza nei locali in questione che si erano costantemente risolti con la denuncia dei titolari e dei disc jockey e con fortissime pene pecuniarie per il mancato pagamento dei diritti connessi.

L’accordo ha decorrenza dal primo gennaio 2010 e Scf rinuncia a pretendere i compensi per gli anni precedenti ad eccezione degli intrattenimenti  organizzati da esercenti nei confronti dei quali siano state emesse fatture oppure avviati procedimenti giudiziali. Tuttavia per costoro, grazie all’accordo, sarà possibile chiudere il pregresso usufruendo di una riduzione del 25%.  A beneficiare di uno sconto particolare del 30% saranno poi gli esercizi iscritti a Fipe; una riduzione che arriva addirittura al 40% per gli anni 2010 e 2011. “Siamo sicuri – ha affermato il presidente Fipe, Lino Stopppani – che dopo questi accordi, riusciremo trovare una soluzione da condividere con Afi (associazione Fonografici italiani) e Scf per effettuare un pagamento congiunto dei diritti connessi, in modo che senza modificare l’entità dell’importo dovuto, gli esercenti abbiamo minori incombenze”.

 

 

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