Nasce Rete Imprese Italia Lombardia

Nasce Rete Imprese Italia Lombardia

Con la presentazione di un 'Manifesto per il rilancio' è partita a Milano l'attività del coordinamento regionale delle associazioni lombarde che aderiscono a Rete imprese Italia a livello nazionale. Sangalli: "protagonisti del rilancio dell'economia della regione".

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16 luglio 2013

L'economia lombarda rappresenta il traino dell'economia nazionale, con una produzione pari al 21,2% del Pil del paese. E' per questo che la ripresa deve passare da qui. Ed è per questo che le Associazioni regionali lombarde di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione istituendo un Coordinamento regionale di Rete Imprese Italia Lombardia, con l'obiettivo di elaborare programmi e proposte su questioni di interesse comune. Si parte subito con la
presentazione di un 'Manifesto per il rilancio'. Lo ha illustrato alla Camera di Commercio di Milano il presidente della Confcommercio lombarda e nazionale, Carlo Sangalli. "Il ruolo di Rete Imprese Italia Lombardia - ha detto - è quello di fare di tutto, affinché le imprese che rappresentiamo possano tornare a essere protagonisti del rilancio dell'economia reale di questa importante regione". Dal Governo l'auspicio è che arivino risposte alle richieste fatte, sul fisco, sul credito, sulla flessibilità. Per adesso "dal governo centrale qualcosa si è
mosso, con la reintroduzione della cassa integrazione in deroga. Abbiamo anche apprezzato lo slittamento dell'Iva, nella misura in cui questo slittamento è propedeutico alla definitiva cancellazione". Gli imprenditori lombardi vogliono credere con fiducia alle dichiarazioni che fece il presidente del Consiglio Enrico Letta quando parlando alla Camera e al Senato disse "che la realta' che rappresentiamo è il motore propulsivo dell'Italia. Speriamo che dalle parole si passi ai fatti". Nel 'manifesto' di Rete Imprese Italia Lombardia al primo punto c'è il fisco: "Le nostre imprese - si legge - sono stanche di sopportare una competizione impari con i Paesi esteri sul terreno della pressione fiscale e, in particolare, del costo del lavoro. Dalla Regione Lombardia può partire un'azione forte a favore delle pmi, soprattutto per quelle che investono, attraverso azioni co-finanziate da Regione e Camere di Commercio, in interventi a favore della riqualificazione del territorio (Distretti, reti, filiere eccetera). Una tutela speciale dovrà essere dedicata alle imprese dei territori di confine che soffrono la concorrenza transfrontaliera, attivando azioni di alleggerimento fiscale e di compartecipazione con risorse regionali. Occorrerà consolidare, inoltre, il progetto regionale di supporto alle micro e piccole imprese dell'artigianato e del terziario nell'accesso al credito: mettiamo in sinergia risorse camerali e di Finlombarda con la filiera della garanzia. Per il coordinamento "serve una scossa contro una burocrazia invadente e farraginosa" e occorre "mettere al centro il lavoro e i giovani, e soprattutto il
lavoro dei giovani. Articoliamo un'azione a piu' livelli: incentivi per l'apprendistato; incentivi per l'assunzione a tempo indeterminato, anche attraverso la trasformazione di altre tipologie contrattuali e la conseguente stabilizzazione del rapporto di lavoro". Un capitolo a parte riguarda Expo che è "una grande opportunità in grado di produrre effetti positivi duraturi nel tempo, attraverso: un coordinamento fra i principali attori del sistema regionale (Regione Lombardia, Unioncamere, Expo Spa ed associazioni di categoria) per far
emergere le progettualità in cantiere e favorire l'ottimizzazione delle risorse; progettare a livello regionale eventi "Fuori Expo" dell'alimentazione e del gusto, del Made in Italy, delle bellezze di Lombardia.

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