Nel 2013 fabbisogno in forte aumento

Nel 2013 fabbisogno in forte aumento

Il Tesoro ha reso noto che il fabbisogno annuo del 2013 si attesta a 79,7 miliardi, in crescita rispetto ai 49,5 miliardi del 2012. A dicembre avanzo di 15 miliardi.

DateFormat

3 gennaio 2014
Netto aumento del fabbisogno statale nel 2013, dovuto soprattutto a "operazioni straordinarie". Sulla base dei dati preliminari di dicembre - comunica il Ministero dell'Economia - il fabbisogno annuo del 2013 si attesta a 79,7 miliardi, in crescita rispetto ai 49,5 miliardi del 2012. "Il risultato - spiega il Tesoro - sconta operazioni straordinarie, fra le quali si segnalano: l'aumento dei pagamenti dei debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni, la partecipazione all'aumento di capitale a favore della Bei, la sottoscrizione di strumenti finanziari a favore di Mps e gli incassi relativi alla cessione di Fintecna". Per un confronto omogeneo "si segnala che l'anno scorso il saldo di cassa era migliorato di circa 10 miliardi per effetto del ripristino del sistema di Tesoreria unica". "Escludendo - sottolinea il Ministero - le partite di entrata e
spesa ininfluenti ai fini del computo dell'indebitamento netto, il fabbisogno del settore statale risulta inferiore a quello del 2012 di oltre un miliardo di euro". Per quanto riguarda il solo mese di dicembre, l'avanzo del settore statale è stimato, in via provvisoria, in 15 miliardi, superiore di circa 1,5 miliardi rispetto a quello realizzato nello stesso mese del 2012 (13,4 miliardi). Il miglioramento è più elevato (circa 3,2 miliardi) "se si escludono dall'avanzo di dicembre 2012 circa 1,7 miliardi di introiti relativi alla dismissione di quote Sace e Simest ininfluenti sull'indebitamento netto". "Dal lato degli incassi - spiega il Tesoro - si segnala la crescita delle entrate fiscali, superiori di circa 3 miliardi rispetto a quelle realizzate nel dicembre 2012", anche per effetto del buon andamento degli introiti Iva e di alcune imposte dirette. Inoltre, "sono stati realizzati, per il settore delle amministrazioni centrali, proventi relativi a dismissioni immobiliari per circa 320 milioni". Per i pagamenti, conclude Via Venti Settembre, c'è stata una riduzione della spesa delle amministrazioni centrali per circa 1,5 miliardi.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca