"No ai comportamenti scorretti nella vendita diretta"

"No ai comportamenti scorretti nella vendita diretta"

Univendita condanna il comportamento dei venditori "pizzicati" da "Striscia la notizia". Pozzoli: "episodi che fanno male a tutto il settore e devono essere perseguiti con la massima determinazione".

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13 marzo 2013

 

Condanna senza se e senza ma quella di Luca Pozzoli, presidente di Univendita (Unione italiana vendita diretta a domicilio), nei confronti dei comportamenti di tre incaricati alla vendita di Vorwerk Folletto rivelati dal servizio trasmesso lunedì 11 marzo da "Striscia la notizia". "Comportamenti di questo tipo  - afferma Pozzoli -meritano da parte nostra una condanna senza appello e devono essere perseguiti con la massima determinazione. E, come ci aspettavamo, la presa di posizione dell'azienda, con la sospensione dei tre venditori (seguita il 12 marzo dal loro allontanamento), è stata immediata e risolutiva, assunta e comunicataci già nella mattinata di venerdì 22 febbraio, oltre due settimane prima che il servizio di Striscia andasse in onda. E' con comportamenti come quelli tenuti dal presidente di Vorwerk Folletto, Patrizio Barsotti, che si dimostra e si ribadisce che il cliente ha sempre il diritto di conoscere e di provare il prodotto o servizio proposto da interlocutori etici, professionali e trasparenti. Senza inganni o sotterfugi. Univendita si riserva comunque di effettuare i dovuti approfondimenti previsti dal proprio Codice etico". Univendita, è nata nel 2010, per riunire l'eccellenza - in termini di qualità, innovazione e servizio - delle imprese di vendita diretta a domicilio e si è dotata di un codice etico proprio allo scopo di garantire che le attività di vendita diretta delle imprese associate e di tutti i loro incaricati si svolgano nel rispetto delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, nella tutela dei diritti dei consumatori e secondo i principi enunciati nella "Carta dei Valori". Il codice definisce le regole per lo svolgimento di attività sostenibili nell'ambito della vendita diretta ed evidenzia le attività che sono considerate in contrasto con le sue finalità, anche se conformi alle norme vigenti. Il codice impegna le imprese associate e tutti i loro incaricati a mantenere comportamenti etici volti a garantire la correttezza dell'attività commerciale e la sostenibilità economica della vendita diretta. "Le dieci aziende associate - ricorda Pozzoli - hanno chiuso il 2012 con un fatturato di 1 miliardo e 175 milioni di euro, con un incremento del 5,1% sul 2011, ponendosi quindi in netta controtendenza rispetto al commercio di tipo tradizionale, che risente pesantemente della crisi  Questo risultato è il frutto della professionalità di oltre 67mila addetti alla vendita, la vera forza di un settore che non vuole avere nulla a che spartire con le truffe, ma continuare a crescere per il bene dell'economia di questo Paese. E per farlo la via è quella della qualità della vendita, fatta di professionalità, correttezza e rispetto del consumatore".

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