Turismo: nel 2021 i flussi tornano a crescere, ma il 2019 resta lontano

Turismo: nel 2021 i flussi tornano a crescere, ma il 2019 resta lontano

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26 giugno 2023

Nel 2021 i flussi turistici, che nel 2020 si erano dimezzati a causa della pandemia, sono tornati a crescere (+41,2% gli arrivi; +38,7% le  presenze), anche se la flessione rispetto al 2019 resta comunque piuttosto elevata (-40,1% gli arrivi; -33,8% le presenze). Sempre rispetto al 2020 la permanenza media (3,68 notti) è risultata sostanzialmente stabile, mentre sono state Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana le regioni con il maggior numero di presenze sommando circa il 51,3% del totale. È quanto risulta dal Rapporto 'Noi Italia 2023' dell’Istat (link alla ricerca completa in pdf), dal quale emerge anche che i viaggi effettuati sul territorio nazionale, per motivi di vacanza e di lavoro, sono stati 37 milioni e 183mila, valore sostanzialmente stabile rispetto al 2020, ma anche in questo caso lontano da quello pre-pandemia (-31,5% rispetto al 2019). Timidi segnali di ripresa per le vacanze lunghe (4 notti e più), salite a oltre 21  milioni e 230 mila (+22,8% rispetto al 2020).

Nel 2021, in Italia, sono risultati attivi 32.109 alberghi e oltre 188mila esercizi extra-alberghieri che offrono, nel  complesso, circa 5,1 milioni di posti letto. La maggiore capacità ricettiva è nel Nord-Est, con 1,7 milioni di posti letto. Rispetto al  2020 il numero degli alberghi è stabile (-0,3%), mentre cala del 3,2% il numero degli esercizi extra-alberghieri . Le strutture ricettive hanno in media 86,4 posti letto ogni mille abitanti, a fronte di una media europea di 62,9.

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