L'Agenzia delle Entrate ha apportato alcune modifiche al provvedimento con le modalità per l'utilizzo del credito d’imposta del bonus acqua potabile, per acquistare e installare sistemi di filtraggio.

L'agevolazione per comprare e installare apparecchi che migliorano la qualità dell’acqua da bere, il cosiddetto Bonus acqua potabile o depuratore, è stato prorogato per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2023, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2022. Per l'anno in corso, il 2024, non è invece stato previsto nessun incentivo per i sistemi di filtraggio. 

L'Agenzia dell'Entrate ha quindi introdotto alcune modifiche al provvedimento del 16 giugno 2021, nel quale venivano definite le regole sull'accesso al bonus e le modalità di utilizzo del credito.

Le principali novità all'interno del testo del 9 gennaio 2024 (qui il testo in pdf) sono le seguenti:

• i punti 3.1 e 7.1 e nel primo periodo delle motivazioni, è stata sostituita la data 31 dicembre 2022 con quella del 31 dicembre 2023;
• nel terzo capoverso delle motivazioni, a pag. 9, "ciascun anno" è stato sostituito con "ciascuno degli anni 2021 e 2022 e pari a 1,5 milioni di euro per l’anno 2023".

Le spese agevolabili andranno comunicate all'Agenzia delle Entrate tra il 1° e il 28 febbraio 2024, per le spese effettuate entro il 31 dicembre scorso, utilizzando il servizio web nell'area riservata del sito dell'Agenzia.

L'obiettivo della misura è di migliorare la qualità dell'acqua proveniente dai rubinetti, incoraggiando contemporaneamente famiglie e imprese a diminuire l'utilizzo di recipienti in plastica. L'agevolazione non è stata rifinanziata per le spese del 2024. Il beneficio può essere impiegato per la compensazione mediante il modello F24 o, per gli individui privi di attività d'impresa o lavoro autonomo, può essere dichiarato nelle imposte sul reddito dell'anno in cui è stata sostenuta la spesa e negli anni successivi fino a esaurimento dell'intero contributo.