Padoan: "sulla ripresa sorprese a fine anno, dl Irpef è coperto"

Padoan: "sulla ripresa sorprese a fine anno, dl Irpef è coperto"

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5 maggio 2014

Il decreto Irpef, che mette in tasca a fasce di italiani un bonus di 80 euro in più al mese ha le coperture e i dubbi sollevati dal Senato "mi sembrano non molto solidi". A sottolinearlo è il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che 'Che tempo che fa' si dice fiducioso sul fatto che Bruxelles concederà all'Italia di far slittare il pareggio dibilancio al 2016. "Penso di sì, perche' la giustificazione è in linea con quello che l'Europa prevede', replica Padoan a Fabio Fazio che lo intervista. Padoan rileva anche che sulla ripresa economica del Paese ci saranno "sorprese positive nella seconda parte dell'anno" e che all'Eurogruppo di questa settimana "dirò che il Paese sta cambiando e quindi che questi squilibri" cioe' il "debito gigantesco" e il fatto che "cresciamo poco" verranno "eliminati". Su questo punto il ministro sottolinea, che "non ci interessa aumentare il rapporto deficit-Pil, che e' previsto essere al 2,6%, ben lontano dai valori francesi, perché stiamo facendo le cose nel rispetto della convergenza degli obiettivi fiscali". Padoan parla anche dei debiti relativi alla Pubblica amministrazione ricordando che "sono debiti pregressi" e che per pagarli "abbiamo mobilitato risorse che permetteranno di farlo". E sui tempi di pagamenti afferma che "sono adesso perché questo è un pezzo del decreto Irpef. E' un pezzo importante" ed "è stato già approvato dal governo", precisa. C'è poi il tema delle privatizzazioni. "Molto presto - annuncia - inizieremo ad aggredire il patrimonio immobiliare dello Stato che sarà valorizzato, sarà semplificata la procedura per poter destinare ad altro scopo molti edifici. Su questo, so per certo che esiste un enorme interesse degli investitori sia italiani che stranieri". Quanto, invece, ad Enav e Poste il ministro ricorda che "sono in avanzata fase di completamento del processo, verranno poi altri casi, per esempio Fincantieri". Il ministro nel tracciare, in generale, il percorso intrapreso sottolinea poi che "i tagli lineari sono spending review vista in modo cattivo, l'obiettivo del Governo è di smettere di fare questo cose e fare spending review insieme alla riforma della pubblica amministrazione". Poi una battuta sulla Fiat. Per Padoan non c'è problema che abbia trasferito la sede fiscale a Londra: "Il fatto che un'importantissima imprese italiana, con una riallocazione di alcune sue funzioni, garantisce di rimanere a produrre e a dare lavoro in Italia è una storia di grande successo". 

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