Confcommercio Taranto: “alt alle pale eoliche”

Confcommercio Taranto: “alt alle pale eoliche”

L’Associazione contesta l’installazione di sedici strutture nell'area di coltivazione del Primitivo. “Doveroso salvaguardare il territorio, il paesaggio, la nostra cultura, le nostre produzioni”.

DateFormat

6 settembre 2023

"È inconcepibile che si possa dare il via libera a un impianto così impattante in un'area preziosa per la produzione vinicola del tarantino. D'accordo la transizione ecologica, è necessario generare energia pulita, ma è altrettanto doveroso salvaguardare il territorio, il paesaggio, la nostra cultura, le nostre produzioni". Così Leonardo Giangrande, presidente di Confcommercio Taranto, con riferimento alla prevista installazione di sedici pale eoliche nell'area di coltivazione del Primitivo (il progetto coinvolge i comuni di Carosino, Fragagnano, Sava e Lizzano).

"Si rischia di distruggere il lavoro di anni che ha portato la viticoltura jonica ai risultati odierni. Una produzione che è legata al suo habitat naturale, alla bellezza ed integrità del paesaggio e che sta conquistando spazi sempre più ampi tra mete prescelte del turismo del vino", spiega Giangrande."L'enoturismo sta crescendo grazie anche agli sforzi dei nostri produttori e alle sinergie attuate con la filiera del turismo, sempre più aperta verso le reti di collaborazione. Il turista che viene nella zona della Dop vuole ammirare i vigneti dove si produce il Primitivo, vuole vivere un'esperienza immersiva in vigna, vuole lasciarsi sedurre da quel paesaggio fatto di masserie, case rurali e di orizzonti marini. Esperienze che non sarebbe possibile offrire sotto i venti assordanti delle pale eoliche. Auspichiamo che accanto alla sindaca di Lizzano, Lucia Palombella, scendano in campo per dire 'Alt alle pale eoliche' i sindaci dei comuni del Primitivo", conclude il presidente di Confcommercio Taranto.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca