Per il turismo alberghiero forte calo in primavera

Per il turismo alberghiero forte calo in primavera

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15 maggio 2015

"Pur a fronte di un modestissimo +0,8% di presenze da gennaio ad aprile negli alberghi italiani, preoccupa fortemente il calo dell'1,5% registrato nei mesi primaverili, dato che  evidenzia la gravità della crisi economica e lascia incognite in vista dell'estate". E' il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ai dati sull'andamento del turismo alberghiero diffusi a Como durante i lavori della 65Assemblea Generale Ordinaria. Nel dettaglio il calo di marzo/aprile è stato pari al 3,4 per gli italiani, mentre per gli stranieri c'è un irrisorio +0,4%. "Mentre a stento la componente straniera riesce a stare a galla – ha sottolineato Bocca - spaventa il quasi crollo della clientela italiana, dalla quale ci aspettavamo una ripresa sulla scia sia delle misure economiche adottate dalla Bce sia da quelle varate dal Governo con gli 80 Euro in busta paga e l'opzione di avere sempre in busta paga l'anticipo del Tfr". Questa imprevista battuta d'arresto, oltre ad assottigliare ulteriormente il giro  d'affari delle strutture ricettive, si è riverberata anche sul contingente dei lavoratori che  nel bimestre hanno registrato una flessione dell'1,8%, causato da un -1,6% di  occupati a tempo indeterminato ed un -2% dì quelli a tempo determinato.  "Occorre dunque intervenire con urgenza – ha enfatizzato Bocca - con misure che riguardino l'estensione della deduzione dalla base imponibile IRAP introdotta dalla legge  di stabilità anche con riferimento ai contratti di lavoro stagionali e la revisione della nuova  assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) che nella sua attuale formulazione comporta  una drastica riduzione della copertura assicurativa per i lavoratori soprattutto quelli che  verranno impegnati nell'ormai imminente stagiona estiva". "Ma non basta – ha concluso Bocca- perché il peso che ha raggiunto la tassazione sugli immobili, nelle sue diverse componenti, è ormai insostenibile. Stimiamo che nel 2014 gli alberghi italiani abbiano pagato circa 893 milioni di euro solo di IMU e TASI. E pol l'handicap nel rilascio dei visti turistici e la limitazione dell'utilizzo del contante contribuiscono a non avvicinare al mercato italiano ulteriori flussi dall'estero, dirottandoli nostro malgrado verso destinazioni più attente alle esigenze di una clientela che vuole viaggiare senza essere inseguita o ostacolata da vincoli e pastoie burocratiche".

GENNAIO: +0,7 di presenze: +2,4 italiani e -1,8 stranieri
-4,4 di lavoratori occupati: -3,4 indeterminato e -5,8 determinato
FEBBRAIO: +7,0 di presenze: +3,8 italiani e +11,2 stranieri
-1,5 di lavoratori occupati: -2,0 indeterminato e -0,7 determinato
MARZO: -0,9 di presenze: -4,5 italiani e +3,3 stranieri
-1,2 di lavoratori occupati: -1,8 indeterminato e -0,4 determinato
APRILE: -2,1 di presenze: -2,4 italiani e -1,7 stranieri
-2,3 di lavoratori occupati: -1,4 indeterminato e -3,3 determinato
TOTALE: +0,8 di presenze: -0,4 italiani e +2,2 stranieri
-2,4 di lavoratori occupati: -2,2 indeterminato e -2,7 determinato

SUB-TOTALE MARZO/APRILE: -1,5 di presenze: -3,4 italiani e +0,4 stranieri
-1,8 di lavoratori occupati: -1,6 indeterminato e -2,0 determinato 

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