Per l'auto fine degli incentivi

Per l'auto fine degli incentivi

Intervento in Senato del ministro Scajola: "il Governo ha ritenuto giunto il momento di tornare alla normalità del mercato, non rinnovando gli incentivi e intensificando invece il sostegno alla ricerca e all'innovazione".

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17 febbraio 2010
INCENTIVI: SCAJOLA, GOVERNO HA DECISO DI NON RINNOVARE AUTO

“Il Governo ha ritenuto che anche in Italia sia giunto il momento di tornare alla normalità del mercato dell’auto, non rinnovando gli incentivi e intensificando invece il sostegno alla ricerca e all’innovazione”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, informando l’Assemblea del Senato sulla situazione dello stabilimento di Termini Imerese. “Sarebbe sbagliato collegare la questione degli incentivi al mantenimento di singoli insediamenti produttivi, perché questo è contrario non solo alla logica economica, ma anche alle norme europee”, ha inoltre spiegato il ministro ricordando che “di fronte all’evoluzione dei mercati è in corso un processo di profonda trasformazione del settore a livello globale”. In questo quadro, ha aggiunto Scajola, “è necessario ridefinire anche le politiche pubbliche di sostegno, abbandonando logiche di intervento contrastanti con le nuove realtà del mercato e assicurando il più efficiente utilizzo delle limitate risorse pubbliche disponibili. In questa direzione, tutti i grandi Paesi europei stanno attuando una strategia di uscita dagli incentivi all’auto, che sono stati introdotti lo scorso anno di fronte all’esplodere della crisi, al crollo del Pil, alla forte flessione delle vendite del 30-40%, che rischiava di compromettere la stessa sopravvivenza di molte aziende”. Il responsabile dello Sviluppo economico ha quindi sostenuto che “gli incentivi, per loro natura eccezionali e dunque temporanei, non possono però divenire la 'regola' con cui assicurare uno sviluppo stabile e duraturo al settore. Sono un modo per rinviare il problema, non per risolverlo. Ecco perché il Governo ha ritenuto che anche in Italia sia giunto il momento di tornare alla normalità del mercato dell’auto, non rinnovando gli incentivi e intensificando invece il sostegno alla ricerca e all'innovazione”.

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