Auto: senza incentivi 10mila occupati in meno

Auto: senza incentivi 10mila occupati in meno

Lettera dell'Unrae al presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo economico e dell'Economia. "Vivo disappunto e rammarico" perché il Governo non ha tenuto conto dei costruttori esteri presenti in Italia.

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15 febbraio 2010
AUTO: L'UNRAE SCRIVE AL GOVERNO, SENZA INCENTIVI -10MILA OCCUPATI

L’Unrae ha inviato una lettera al presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia per rilevare “con vivo disappunto e rammarico come non si sia tenuto conto anche degli altri costruttori presenti in Italia” sull’ipotesi di non rinnovare gli incentivi per il settore auto.

“L’Associazione - si legge nella missiva firmata da Loris Casadei, presidente dell’Associazione delle case automobilistiche estere - lamenta una grave mancanza di informazione e consultazione di chi rappresenta il 70% del mercato circa le ultimissime evoluzioni e cambi di scenario che l’Esecutivo avrebbe intenzione di mettere in atto, dopo che per mesi i suoi stessi rappresentanti hanno più volte confermato la volontà politica di una exit strategy graduale, convalidando ripetutamente l’ipotesi del rinnovo degli incentivi statali alla rottamazione anche per il 2010”. “Come più volte evidenziato alle istituzioni competenti - prosegue Casadei - i dati degli ordini sono oggi fortemente negativi e, in assenza di incentivi, il mercato automobilistico subirà una flessione di 350.000 unità, come del resto già evidenziato anche dal costruttore nazionale”. Ciò con pesantissimi riflessi a livello occupazionale, stimabili in una perdita di 10.000 posti di lavoro nella sola filiera distributiva delle case estere. In termini di fatturato totale, inoltre, tale riduzione comporterà una perdita di 4,6 miliardi di euro (quasi lo 0,4% del Pil) e, per le casse dell’Erario, di circa 800 milioni di gettito Iva. Il settore necessita ancora di un rinnovamento della parte più obsoleta del parco circolante in modo da proseguire nel circolo virtuoso dell’abbattimento dei consumi e delle emissioni di CO2 che, grazie alla presenza degli incentivi, lo scorso anno hanno evidenziato una riduzione di oltre 8 punti, a 136,6 g/km, consentendo così all’Italia di avvicinarsi all’obiettivo prefissato dall'Unione Europea di 130 g/km per il 2012. E’ evidente che la mancanza di interventi governativi interromperebbe questo trend.

“Riteniamo necessario - conclude  Casadei - che l’Esecutivo valuti con urgenza l’introduzione di provvedimenti a sostegno delle reti commerciali, nonché misure più strutturali quali la revisione della fiscalità dell’auto, con particolare riferimento alle auto aziendali, e forme che promuovano la mobilità sostenibile ed eco-compatibile, unitamente ad una sempre maggiore sicurezza della circolazione degli autoveicoli”.

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