Pil "rivisto" al ribasso, crolla la spesa delle famiglie
Pil "rivisto" al ribasso, crolla la spesa delle famiglie
L'Istat ha rivisto al ribasso il dato sul Pil nel secondo trimestre 2012: il calo e' stato dello 0,8%
rispetto al trimestre precedente e del 2,6% nei confronti del secondo trimestre 2011, rispetto alla stima preliminare, diffusa ad agosto, che indicava un calo congiunturale dello 0,7% e su base annua del 2,5%. Il dato tendenziale, riferisce l'Istat, è il calo più rilevante dagli ultimi tre mesi del 2009, quando c'è stato un -3,5%, e caratterizza il terzo trimestre consecutivo con il segno negativo.
La spesa delle famiglie sul territorio nazionale nel secondo trimestre 2012 ha registrato un calo del 3,5%, dovuto a diminuzioni del 10,1% degli acquisti di beni durevoli, del 3,5% per quelli non durevoli e dell'1,1% per gli acquisiti di servizi. Rispetto al trimestre precedente, aggiunge l'Istat, i principali aggregati della domanda interna sono diminuiti in maniera significativa con cali dello 0,7% nei consumi finali nazionali e del 2,3% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni hanno subito una flessione dello 0,4% e le esportazioni sono aumentate dello 0,2%.Tutti e tre i grandi comparti di attivita' economica registrano una diminuzione congiunturale del valore aggiunto: -1,9% per l'agricoltura, -1,6% per l'industria e -0,5% per i servizi. In termini tendenziali, il valore aggiunto e'aumentato dello 0,9% nell'agricoltura, mentre e' diminuito del 6,0% nell'industria in senso stretto, del 6,5% nelle costruzioni e dell'1,1% nel complesso dei servizi.