Nel terzo trimestre è ancora crescita, anche se frazionale

Nel terzo trimestre è ancora crescita, anche se frazionale

L’Istat ha rivisto al rialzo la stima preliminare: tra luglio e settembre il Pil è cresciuto dello 0,1% sia su base congiunturale che su base tendenziale. La crescita acquisita resta dello 0,7%.

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5 dicembre 2023

Nel terzo trimestre del 2023 Il Pil italiano è cresciuto dello 0,1% sia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che in confronto ai tre mesi precedenti. È quanto mette nero su bianco l’Istat nei dati definitivi (link al documento completo in pdf), in leggero miglioramento rispetto alle stime preliminari che indicavano crescita zero su base sia tendenziale che congiunturale. Resta inalterato il dato relativo alla crescita acquisita per il 2023 (+0,7%).

Rispetto al trimestre precedente crescono i consumi finali nazionali (+0,6%), mentre gli investimenti fissi lordi si riducono dello 0,1%. Le importazioni sono diminuite del 2%, mentre le esportazioni sono aumentate dello 0,6%. In aumento la domanda nazionale al netto delle scorte (+0,4%) e stessa percentuale di crescita per consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private (Isp), mentre è risultato nullo ai fini della crescita del prodotto interno lordo il contributo sia degli investimenti fissi lordi che della spesa delle amministrazioni pubbliche. Il valore aggiunto diminuisce nell'agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,2%) e cresce sia nell'industria che nei servizi (+0,3% e +0,1% rispettivamente).

PRODOTTO INTERNO LORDO, INDICI CONCATENATI

I trimestre 2011 – III trimestre 2023, indici destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2015)

 

Pil a +0,7% nel 2023 e nel 2024

Il Pil crescerà dello 0,7% sia nel 2023 che nel 2024, in rallentamento rispetto al +3,7% del 2022. È la stima che l'Istat mette nero su bianco nel rapporto sulle 'Prospettive per l'economia italiana nel 2023-2024' (link alla ricerca completa in pdf). Quest'anno la crescita sarà trainata dalla domanda interna "che, al netto delle scorte, contribuirebbe positivamente per 0,8 punti percentuali, mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto lievemente negativo (-0,1 punti percentuali)". La fase espansiva dell'economia proseguirà a un ritmo analogo nel 2024, sostenuta anche in questo caso "interamente dal contributo della domanda interna", spiega l'Istat. Nella Nadef di ottobre il Governo ha previsto una crescita dello 0,8% quest'anno e dell'1,2% l'anno prossimo.  

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