Il Wall Street Journal consegna ai suoi lettori una fotografia in chiaroscuro sullo stato di salute delle grandi catene, dei giganti della distribuzione. Per un verso, l'ultimo trimestre dell'anno sembra andare benissimo: gli ultimi dati confermano un incremento delle vendite al dettaglio, segno evidente di un eccellente andamento dei consumi nella stagione decisiva pre-natalizia. Ma i grandi investitori non sembrano impressionati positivamente dalla situazione, e tendono a vendere le azioni dei giganti, da Walmart ad Amazon. E anche la piccola distribuzione, pur beneficiando dell'ondata positiva di consumi (concentrati su tv a schermi grandi e piatti, apparecchiature per la casa, moda, ecc), comincia a percepire segnali di sofferenza legati a tre fattori: la competizione del commercio online, le spese maggiori per i crescenti salari dei dipendenti, e qualche avvisaglia dell'effetto di dazi e tariffe rispetto alla Cina.