La Commissione Ue rivede al rialzo il Pil 2022, ma taglia quello 2023

La Commissione Ue rivede al rialzo il Pil 2022, ma taglia quello 2023

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15 luglio 2022

L’Italia crescerà più del previsto quest'anno, ma molto meno di quanto stimato nel 2023. Sono le previsioni estive della Commissione Ue, secondo la quale nel 2022 il Pil salirà del 2,9%, rispetto al 2,4% della previsioni di primavera, mentre per il prossimo anno la stima di crescita è dello 0,9% dall'1,9% indicato nel maggio scorso. Nel breve termine, spiega Bruxelles, la crescita continua a essere sostenuta dai servizi e dalle costruzioni, ma la perdita del potere d'acquisto delle famiglie, il calo della fiducia delle imprese e dei consumatori, i colli di bottiglia nell'offerta e l'aumento dei costi di finanziamento oscurano le prospettive economiche. I rischi sono orientati al ribasso, "in particolare in vista di potenziali interruzioni dell'approvvigionamento di gas naturale, data la dipendenza dell'Italia dalle forniture dalla Russia, nonostante i recenti sforzi di diversificazione".

 

Anche Bankitalia alza stima per il 2022 e taglia quella per il 2023

All’indomani della Commissione Europea anche la Banca d’Italia ha rivisto al rialzo la stima del Pil per l’anno in corso che, dopo l’accelerazione messa a segno nel secondo trimestre, è vista ora al +3,2%. E, anche in questo caso come Bruxelles, ha abbassato la previsione per il 2023 al +1,3% e per il 2024 al +1,7%. I dati, contenuti nell'ultimo Bollettino economico, riguardano lo "scenario di base", ovvero quello che prevede la continuazione del conflitto in Ucraina per tutto il 2022 senza una totale interruzione delle forniture energetiche dalla Russia. Secondo Bankitalia, alla crescita nei primi tre mesi dell'anno avrebbero contribuito soprattutto i servizi, grazie alla ripresa dei settori, turismo e trasporti in particolare, più colpiti dalla recrudescenza della pandemia all'inizio dell'anno. 

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