Figisc: "sulla benzina le solite polemiche inutili"

Figisc: "sulla benzina le solite polemiche inutili"

La Federazione dei gestori ha rassicurato i consumatori sul prezzo dei carburanti, che è rimasto stabile e al di sotto degli aumenti internazionali dei prodotti raffinati.

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18 luglio 2023

Con il periodo estivo e la grande moltitudine di automobilisti in partenza si riaccendono le polemiche sul prezzo della benzina. "Secondo la tesi di alcuni - ha spiegato Bruno Bearzi, presidente di Figisc, la Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti - in questo periodo dell'anno le compagnie ne approfittano per aumentare i listini, tanto sanno che i viaggiatori in partenza dovranno pagare comunque".

Bearzi ha quindi invitato a guardare i numeri veri dei prezzi dei carburanti: secondo i dati della Federazione, infatti, l'aumento da fine giugno la differenza del prezzo della benzina modalità self costava in media 1,849 euro al litro, (1,851 presso le pompe delle petrolifere) e 2 euro al litro in media nel servito (2,027 nei punti vendita delle compagnie). Lo scorso 17 luglio i prezzi erano rispettivamente 1,866 e 1,870 (self) e 2,015 e 2,043 (servito), con una differenza di +0,017 e +0,019 per il self e di +0,015 e +0,016 euro/litro per il servito. Un aumento veramente irrisorio. Lo stesso per il gasolio che ha una differenza di  +0,023 e di +0,025 per il self, mentre al servito la differenza è +0,021 e +0,023.

Eppure dal 30 giugno al 17 luglio scorso, "la quotazione dei prodotti raffinati sul mercato del Mediterraneo, sulla cui base viene formato il prezzo nella filiera, è aumentata da 0,566 a 0,598 euro al litro per la benzina e da 0,555 a 0,589 per il gasolio. Per la prima l’aumento è dunque di 0,032 euro al litro, che con l'Iva diventa +0,038, mentre per il secondo l’incremento è di 0,034 euro al litro (+0,041 con l'Iva). A ben vedere, quindi, le quotazioni sono aumentate di più rispetto al prezzo alla pompa, che rimane sotto la crescita dei raffinati tra 0,018 e 0,020 euro al litro", ha aggiunto Bearzi.

I prezzi della benzina al servito attorno ai due euro al litro vanno avanti da mesi, "ma qualcuno se ne accorge solo adesso per montare l’abituale diatriba balneare e rinverdire la "soglia psicologica” dei due euro. Ricordiamoci però che dei due euro al litro di benzina servito, 1,090 sono di tasse: ossia accisa ed Iva, e che per il benzinaio restano 0,050 euro al litro, qualsiasi sia il prezzo finale", ha concluso il presidente della Figisc.

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