Prezzo medio, gestori verso il ricorso al Tar
Prezzo medio, gestori verso il ricorso al Tar
Figisc e Fegica chiederanno la sospensiva del decreto attuativo della legge 23/2023 contro una misura definita “iniqua e dannosa per i gestori e per i cittadini”.
Come annunciato, coerentemente con gli impegni assunti nei confronti della categoria, Figisc-Confcommercio e Fegica hanno attivato l’iniziativa legale contro il prezzo medio codificato nel decreto attuativo della legge 23/2023. In tempi brevi, dunque, verrà presentato ricorso al Tar del Lazio per chiedere la sospensiva di una misura definita “iniqua e dannosa per i gestori e per i cittadini”.
“Avevamo assunto l’impegno di portare avanti questa battaglia su un provvedimento che non ha alcuna giustificazione strategica. Non è stato sufficiente sottolineare al Governo le sue contraddizioni né è servita la presa di posizione della stessa Antitrust. Quindi non ci è rimasto altro che rivolgerci alla Magistratura amministrativa affinché verificasse se l’Amministrazione sia andata al di là dei propri poteri e finanche della volontà del legislatore”, spiegano le due Federazioni. Figisc e Fegica ribadiscono inoltre che quella dei gestori è l’unica categoria, in Italia e in Europa, che già oggi “è obbligata a comunicare settimanalmente, a pena di sanzioni, i prezzi effettivamente praticati per un prodotto che ha già assolto a monte l’accisa dovuta allo Stato”.