Primo piano

Primo piano

DateFormat

7 aprile 2005
1

PRIMO PIANO

 

Obiettivi strategici 2005-2009:

- "Europa 2010: un partenariato per il rinnovo europeo, Prosperità, solidarietà e sicurezza" -

(Com-05-12)

 

"Un partenariato per un rinnovo europeo", ecco lo slogan per i prossimi cinque anni della Commissione europea. Dopo l'allargamento a 25 paesi, l'Europa ha bisogno di un nuovo slancio attraverso delle priorità chiaramente definite per poter rispondere entro il 2010 alle attese dei cittadini europei. Come lo ha dichiarato il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, le sfide per un rinnovo europeo sono tali che per affrontarle è assolutamente opportuno lavorare in partenariato. Tale partenariato deve essere  dinamico per la prosperità, la solidarietà e la sicurezza sul continente europeo. Gli obiettivi per i prossimi cinque anni dovrebbero essere di :

 

·       Riportare l'Europa sulla strada della prosperità a lungo termine;

·       Mantenere e intensificare l'impegno dell'Europa nel campo della solidarietà e della giustizia sociale al fine di rafforzare la coesione dell'Unione allargata man mano che si sviluppa un nuovo dinamismo economico;

·       Migliorare in modo concreto e tangibile la qualità della vita dei cittadini attraverso nuove misure dirette ad aumentare la loro sicurezza;

·       Rafforzare la voce dell'Europa nel mondo grazie alla proposta di un nuovo ministro degli Affari esteri che, con l'assistenza di un servizio europeo per l'azione esterna, rappresenti la politica estera dell'Unione e garantisca una maggior coerenza di tutte le azioni a livello europeo.

 

Per essere efficace, l'Unione deve definire chiaramente le sue priorità politiche. Le questioni più urgenti che l'Europa deve tuttora affrontare sono: la crescita e l'occupazione. Nell'attribuire priorità immediata alla crescita e all'occupazione non significa, per la Commissione europea, sminuire gli altri obiettivi. La crescita è essenziale per il loro conseguimento, basti solo pensare alla solo minaccia che costituisce l'invecchiamento della società europea per la sostenibilità a lungo termine del modello sociale europeo. In effetti, il rafforzamento della competitività e della crescita non è un fine in se stesso, bensì un mezzo per raggiungere un fine: la crescita da sola non garantirà la solidarietà sociale o lo sviluppo sostenibile. Per tale motivo, la Commissione europea ribadisce che la solidarietà e la sicurezza devono rimanere e rimarranno, accanto alla prosperità, obiettivi centrali dell'Europa.

 

PROSPERITA'

Per mantenere il tenore di vita e il livello di protezione sociale dei cittadini europei, occorre affrontare il problema più urgente rappresentato dal ristagno dell'economia e dalla disoccupazione. Nell'ultimo decennio, la produttività e la crescita sono stati inferiori a quelle dei principali partner economici, l'obiettivo sarà pertanto quello di dare un nuovo impulso alle riforme tese a:

 

Migliorare il contesto imprenditoriale attraverso:

Ø       la presenza di una base macroeconomica sana per promuovere lo sviluppo sostenibile e innescare il cambiamento;

Ø       una nuova fase di integrazione economica, garantendo l'attuazione di una normativa adeguata che consenta all'economia produttiva di prosperare;

Ø       la promozione dell'innovazione, l'impiego delle nuove tecnologie di comunicazione e informazione per un rafforzamento del dinamismo e della competitività dell'economia;

Ø       un alleggerimento del sistema normativo a tutti i livelli per la promozione dell'imprenditoria e degli investimenti ponendo in modo particolare l'accento sulle piccole e medie imprese come fonte di occupazione.

 

Investire per la prosperità

L'Unione si è impegnata ad investire il 3% del PIL nella ricerca e lo sviluppo ed a accrescere sensibilmente l'investimento nell'istruzione superiore, condizione sin equa non per un'economia della conoscenza. Il bilancio Ue dedica già nei settori della ricerca e sviluppo, delle tecnologie moderne, del personale altamente qualificato e nelle reti efficienti somme importanti attraverso vari fondi; le prossime prospettive finanziarie dovrebbero rafforzare ulteriormente l'accento sulla crescita e l'occupazione. Infine, per realizzare pienamente le sue potenzialità dovranno essere eliminati gli ostacoli nel settore dei trasporti, delle telecomunicazioni e delle reti energetiche.

 

Promuovere il cambiamento attraverso:

Ø       l'adeguamento dei mercati del lavoro al fine di incentivare la creazione di occupazione;

Ø       l'interesse di un maggior numero di persone nel mercato del lavoro.

 

SOLIDARIETA'

L'obiettivo prefisso è quello di mantenere e di rafforzare l'impegno dell'Europa a favore della solidarietà e della giustizia sociale al fine di consolidare la coesione dell'Unione ampliata nonché la protezione dell'ambiente. Una società europea sana dipende dall'efficace attuazione di un progetto comune; la solidarietà necessita, secondo la Commissione europea, di azioni concrete sia nel presente che per le generazioni future attraverso:

 

Una coesione economica e sociale

Ø       La politica di coesione, che persegue l'obiettivo della convergenza economica e che punta a liberare le potenzialità latenti per una crescita sostenuta, rappresenta uno strumento essenziale per promuovere la crescita e la competitività.

Ø       Rispondere in modo specifico ai problemi demografici della popolazione europea è un altro elemento centrale della solidarietà adeguando gli interventi alle esigenze delle diverse categorie sociali (sia i giovani che gli anziani). Nel 2050, il rapporto tra pensionati e popolazione in età lavorativa si sarà raddoppiato, passando dall'attuale 24% a circa il 50%.

Ø       Proteggere le fasci più deboli. L'Europa per salvaguardare la sostenibilità del suo modello sociale europeo dovrà varare tempestivamente la necessaria riforma dei mercati del lavoro e dei regimi di protezione sociale. In parallelo, la riforma economica e l'attuazione di politiche economiche valide dovrebbero contribuire ad accrescere in maniera significativa il potenziale di crescita.

 

Una solidarietà con le generazioni future

Ø       La tutela dell'ambiente rimane uno degli obblighi principali nei confronti delle generazioni future. L'Europa dovrà continuare a svolgere un ruolo fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici migliorando l'efficienza energetica e dimostrando che si possono trovare delle alternative mediante soluzioni basate su criteri di mercato.

Ø       La gestione delle risorse è un altro elemento importante per salvaguardare gli interessi di lungo termine, ciò attuando le riforme nel settore dell'agricoltura e della pesca per una gestione sostenibile delle risorse fondamentali e il rafforzamento della competitività.

Ø       Una politica marittima globale è necessaria per sviluppare in maniera ecologicamente sostenibile un'economia marittima prospera; essa dovrà contare sull'eccelenza nel settore della ricerca scientifica marina, della tecnologia e dell'innovazione.

 

Le responsabilità collettive relative a valori comuni

La protezione dei diritti fondamentali e la lotta contro la discriminazione devono occupare un posto prioritario nell'azione europea con l'adozione di nuove iniziative contro la discriminazione e la creazione di un'agenzia europea dei diritti fondamentali. Altri valori fondamentali per l'Europa sono la tutela e la promozione della diversità culturale e lo sviluppo di un approccio sui diritti e gli obblighi degli immigrati.

 

SICUREZZA E LIBERTA'

L'Europa deve combattere le minacce che possono pesare sulla salute e la sicurezza dei cittadini. La Costituzione rafforzerà la capacità di agire dell'Unione. L'attuazione del Programma dell'Aia, adottato nel 2004, sarà una priorità assoluta per dare una risposta coordinata ai rischi ai quali sono confrontati i cittadini europei. Occorre, secondo la Commissione, affrontare i rischi che possono danneggiare l'ambiente la salute garantendosi che l'Unione possa offrire un servizio di allarme rapido e una risposta immediata in caso di crisi, nonché nel prendere misure di prevenzione a lunga scadenza.

 

L'EUROPA COME PARTNER INTERNAZIONALE

Affinché l'Unione possa realizzare l'obiettivo di avere un peso politico che rifletta meglio la sua potenza economica, essa deve sviluppare una maggiore coerenza politica nella sua azione esterna, in particolare tra i diversi settori della politica estera e tra le politiche interne e quelle esterne nonché nell'azione dell'Unione o in quella bilaterale degli Stati membri. L'Unione deve preparare attivamente gli ampliamenti futuri e avvicinare all'adesione gli altri paesi dei Balcani occidentali. La liberalizzazione degli scambi garantirà nuovi sbocchi alle esportazioni e posti di lavoro di qualità sui mercati competitivi, aperti e regolamentati. I negoziati devono essere proseguiti a tutti i livelli: principalmente nell'ambito dell'OMC, nonché con i maggior partner regionali e bilaterali (Cina, India, Brasile e America latina). L'Unione dovrebbe avere un ruolo maggiore nell'ottenimento, e poi nell'applicazione, di un accordo di pace con il Medio Oriente. Il partenariato transantlatico deve essere più dinamico. Infine un'ottima politica di vicinato e la creazione di uno spazio più integrato con i nostri vicini (Russia e Ucraina) avranno una priorità maggiore.

 

Tali obiettivi strategici per i cinque anni di mandato della Commissione europea rappresentano una base per un piattaforma comune per l'azione delle istituzioni europee nel corso dei prossimi cinque anni. La Commissione europea, il Consiglio Ue e il Parlamento europeo dovrebbero raggiungere un accordo su tali obiettivi prima del termine della Presidenza lussemburghese.

 

 

PROGRAMMA DI LAVORO PER IL 2005

(Com-05-15)

 

Il 2005 è un anno fondamentale per l'Unione poiché è chiamata a rilanciare la strategia di Lisbona; dovrà raggiungere un'intesa sulla prospettive finanziarie per dotarsi dei mezzi necessari a garantire la prosperità, la solidarietà e la sicurezza; dovrà attuare il Programma dell'Aia per garantire maggiore libertà, sicurezza e giustizia su scala europea.

 

PRIORITA'

 

In tema di Prosperità,

  • Rilanciare la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione presentando la valutazione intermedia di tale Strategia;
  • Riformare il Patto di stabilità e di crescita per garantire stabilità tramite un rinnovato accordo sulle regole che governo il patto stesso;
  • Aumentare le risorse per nuove misure volte a raggiungere un'operatività e un coordinamento maggiori delle reti transeuropee;
  • Presentare una nuova generazione di programmi di ricerca volti a colmare il divario tra l'impegno dell'Europa e quello dei suoi principali concorrenti;
  • Presentare nuovi programmi per l'innovazione e l'imprenditorialità al fine d rilanciare la competitività;
  • Migliorare il funzionamento del mercato con un pacchetto di misure volto ad una migliore regolamentazione per semplificare la vita delle PMI.

 

In tema di Solidarietà,

  • Promuovere la dimensione sociale inerente all'obiettivo di creare nuovi e migliori sbocchi occupazionali. Lottare contro le discriminazioni e favorire l'uguaglianza tra i sessi al fine di promuovere la mobilità della manodopera, di prevenire le conseguenze della ristrutturazione e di lanciare un dibattito su come affrontare il problema dell'invecchiamento della popolazione europea;
  • Orientare e rielaborare la politica di coesione affinché le risorse vengano indirizzate non solo verso le regioni più bisognose ma anche verso settori dotati del miglior potenziale di crescita in grado di promuovere la competitività a livello regionale;
  • Nutrire la diversità culturale entro e oltre l'Europa e stimolare la partecipazione attiva della società civile all'interno dell'Ue; aggiornare la regolamentazione sull'audiovisivo;
  • Elaborare un piano a lungo termine per affrontare i cambiamenti climatici per i prossimi dieci anni.

 

In tema di sicurezza,

  • Istituire norme comuni in materia di controlli alle frontiere, di asilo e di immigrazione per una libera circolazione delle persone all'interno dell'Ue;
  • Coordinare azioni per una cooperazione operativa nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata nonché un migliore uso dell'intelligence,
  • Rafforzare l'accesso alla giustizia;
  • Instaurare meccanismi per poter reagire rapidamente alle crisi e migliorare la sicurezza dei cittadini europei (sicurezza marittima, stradale e aerea); potenziare le regole già definite in materia di sicurezza alimentare;
  • Promuovere la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.

 

In tema di priorità esterne,

  • Rendere stabile e articolato il quadro politico con i paesi limitrofi meridionali e orientali nella nuove dimensione dell'Ue dopo l'allargamento;
  • Continuare il processo di allargamento (relazione di controllo su Bulgaria e Romania; relazioni sullo stato di avanzamento per la Croazia e la Turchia); inoltre la Commissione riferirà sullo stato di avanzamento del processo di stabilizzazione e associazione con i Balcani occidentali e valuterà l'opportunità di raccomandare l'avvio di negoziati di adesione con l'ex Repubblica Iugoslavia di Macedonia;
  • Predisporre una nuova dichiarazione sulla politica di sviluppo per aprire la strada ad un più efficace impegno dell'Ue in materia e preparare il riesame globale degli obiettivi di sviluppo del millennio previsto dall'ONU nel settembre 2005 facendo una propria rilevazione della situazione ed elaborando proposte per fare avanzare il processo, con un'attenzione specifica al finanziamento sostenibile dello sviluppo e a un multilateralismo effettivo;
  • Garantire l'esito positivo del Doha Development Round;
  • Elaborare una strategia specifica per l'Africa.

 

GESTIONE EFFICIENTE E MIGLIORE REGOLAMENTAZIONE

Per delle politiche Ue credibili e legittime, elevati standard di governance e di regolamentazione sono necessari. In particolare il miglioramento della regolamentazione e la maggiore qualità della legislazione contribuiscono direttamente a incentivare la crescita, la competitività e l'occupazione, garantendo al contempo l'adeguata tutela dei cittadini e dell'ambiente. La Commissione, riconoscendo l'importanza del miglioramento della regolamentazione, rilancerà nel primo trimestre del 2005 la sua strategia di semplificazione e di miglioramento del contesto normativo. In tema di valutazione d'impatto, essa è prevista sistematicamente per tutte le proposte del programma di lavoro. La Commissione garantirà pertanto che le valutazioni tengano adeguatamente conto della competitività. Gli unici casi dove la valutazione d'impatto non è necessaria sono i libri verdi e le consultazioni con i partner sociali. In tal casi la valutazione viene effettuata in una fase successiva se si decide di proseguire l'iniziativa.

 

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SU UNA NUOVA STRATEGIA DELL'UE PER GENERARE PIÙ CRESCITA E OCCUPAZIONE

(Com-05-24)

 

"L'Europa deve fare di meglio. Oggi proponiamo di dare libero sfogo al suo immenso potenziale economico. Cosa necessaria, se vogliamo conservare il modello di società europeo che tanto apprezziamo e che sta anche a fondamento della giustizia sociale e di un mondo di opportunità per tutti. La nostra ambizione è intatta. Nel complesso gli obiettivi di Lisbona erano corretti, ma l'azione volta ad attuarli è stata carente. L'insegnamento di questi ultimi cinque anni è che occorre riorientare l'agenda perché dia risultati. Ritengo che la nuova strategia offra gli strumenti giusti per raggiungere gli obiettivi che ci siamo proposti. Il punto non è produrre dati o fatti su carta, la vera questione è l'impatto che questi hanno sulla vita della gente: come trovare le risorse per l'istruzione, le pensioni, i servizi sociali e la sanità. Nel mettere a punto queste proposte abbiamo fatto scelte difficili e valutazioni rigorose. L'obiettivo è, e resta, lo sviluppo sostenibile. La Commissione prosegue imperterrita nella sua azione per dare impulso al rinnovamento economico." Ciò è quanto ha dichiarato il Presidente della Commissione europea presentando la nuova strategia per rilanciare il processo di Lisbona.

 

Con le azioni proposte, la Commissione europea auspica incrementare il PIL del 3% entro il 2010 e creare oltre 6 milioni di posti di lavoro.

 

Gli Obiettivi sono:

 

Rendere l'Europa attraente per gli investimenti e il lavoro, attraverso:

ü       Il completamento del mercato interno nei settori che possono offrire guadagni reali in termini di crescita e occupazione e che sono di rilevanza immediata per i consumatori (un accordo equilibrato su servizi, professioni regolamentate, energia, appalti pubblici e servizi finanziari, un accordo equilibrato su REACH, il nuovo quadro normativo per le sostanze chimiche, che tenga conto dell'impatto della competitività e dell'innovazione, le PMI).

ü       Migliorare la normativa europea e nazionale per ridurre gli oneri amministrativi.

ü       Garantire mercati aperti e competitivi all'interno e all'esterno dell'Europa: riorientare gli aiuti di Stato verso settori con elevate potenzialità di crescita, creare un contesto economico favorevole alle PMI, garantire l'accesso a mercati terzi, semplificare la normativa europea e nazionale.

ü       Ampliare e migliorare le infrastrutture europee.

 

Porre la conoscenza e l'innovazione al servizio della crescita

ü       Raggiungere l'obiettivo del 3% del PIL per la Ricerca e lo Sviluppo

ü       Favorire l'integrazione delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

ü       Promuovere la costituzione di poli di innovazione che colleghino centri regionali, università e imprese.

ü       Promuovere le iniziative tecnologiche europee attraverso partenariati pubblico/privato.

ü       Promuovere le ecoinnovazioni energeticamente efficaci e a basso livello di emissioni.

ü       Contribuire alla creazione di una forte base industriale europea mobilitando forme di collaborazione fra pubblico e privato.

ü       La Commissione propone di creare un Istituto europeo di tecnologia per attrarre i miglior cervelli, le idee e le imprese in Europa.

 

Creare nuovi e migliori posti di lavoro

ü       Attrarre un maggior numero di persone nel mercato del lavoro, in particolare con misure dirette a ridurre la disoccupazione giovanile (iniziativa europea a favore della gioventù), e modernizzare i sistemi di protezione sociale.

ü       Accrescere la capacità di adeguamento dei lavoratori e delle imprese e la flessibilità dei mercati del lavoro rimuovendo gli ostacoli alla mobilità dei lavoratori.

ü       Aumentare gli investimenti in capitale umano migliorando l'istruzione e le qualifiche attraverso la riforma dei fondi strutturali e del Fondo di coesione dell'UE.

 

 

IL PARTENARIATO – Programma d'azione nazionale

 

Migliorare la Governance della strategia di Lisbona

ü       Le competenze dell'Unione e degli Stati membri si sovrappongono, secondo la Commissione,  costruire un partenariato è assolutamente necessario.

ü       Il programma d'azione distingue chiaramente fra interventi a livello comunitario e interventi a livello nazionale e, forte dell'esperienza del programma per il mercato interno, individua responsabilità, fissa scadenze, misura i progressi.

ü       I governi dovrebbero nominare "un signor o una signora Lisbona" che si incarichi della sua attuazione.

ü       Semplificare inoltre i meccanismi esecutivi e prevedere, dopo un'ampia consultazione, un unico programma nazionale d'azione e un'unica relazione nazionale di attuazione.

ü       Informare il cittadino Ue.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca