A dicembre aumento mensile dell’1,6%, mentre su base annua l’Istat segnala un progresso dello 0,1%. Nell’intero 2022 c’è un +0,5% rispetto all’anno precedente. Confcommercio: “segnale incoraggiante”.

Il 2022 si chiude in positivo per la produzione industriale, con un aumento dell'1,6% rispetto a novembre e dello 0,1% sullo stesso mese dell’anno precedente. Per l’intero anno si stima invece un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente.

Gennaio 2017–dicembre 2022. Fonte: Istat

Lo ha reso noto l'Istat (link ai dati completi in pdf) sottolineando che "tra i principali raggruppamenti di industrie si rileva una dinamica positiva per i beni di consumo e per quelli strumentali, mentre sono in flessione i beni intermedi e l'energia. L'evoluzione in corso d'anno è stata caratterizzata da un calo congiunturale nel primo trimestre, seguito da un recupero nel secondo; due ulteriori flessioni hanno caratterizzato la seconda parte dell'anno".

Per Confcommercio è “un segnale incoraggiante”

“L’incremento dell’1,6% congiunturale registrato a dicembre dalla produzione industriale, dopo un trimestre di riduzione, è un segnale incoraggiante. Il rallentamento dell’attività economica potrebbe, infatti, risultare lievemente meno ampio rispetto a quanto atteso. Al di là di questa ‘ripresina’ dell’industria, da confermare nei prossimi mesi, permangono, comunque, le preoccupazioni sull’andamento dell’economia nella prima parte dell’anno. Le difficoltà delle famiglie derivanti dall’elevata inflazione non sono destinate ad esaurirsi nel breve periodo, nonostante gli importanti aiuti erogati alle fasce più deboli. E’ pertanto presumibile che il rallentamento della domanda, che già si osserva per i beni, possa nei prossimi mesi trasferirsi anche ai servizi facendo venir meno il contributo di una delle componenti fondamentali per la ripresa”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.