LE PROPOSTE DI CONFCOMMERCIO PER GLI STATI GENERALI DELL'ECONOMIA
LE PROPOSTE DI CONFCOMMERCIO PER GLI STATI GENERALI DELL'ECONOMIA

Le proposte della Confederazione per rilanciare il Paese partendo dalle "riforme necessarie", alla spinta all'innovazione e allo sviluppo anche grazie all'accessibilità territoriale fino alla necessità di sostenere in modo straordinario il turismo.
SANGALLI: "OCCASIONE PER UN CONFRONTO SULLE SCELTE"
Come annunciato dal presidente Conte, a partire dall'inizio della prossima settimana si dovrebbero tenere gli Stati Generali dell'economia con tutte le forze economiche e sociali del Paese. Confcommercio contribuirà a migliorare il funzionamento del sistema paese con alcune proposte che puntino su terziario e servizi, ricerca e sviluppo, innovazione e digitalizzazione, trasporti e logistica, nella sfida di tenere insieme sostenibilità ambientale e sostenibilità economica e sociale.
“Del resto – sottolinea la confederazione - abbiamo straordinari giacimenti cui applicare questo tipo di approccio: la coesione territoriale, la risorsa cultura, la riorganizzazione delle nostre città ed il nuovo ruolo del commercio di prossimità, le aggregazioni di rete e di filiera del tessuto dell’impresa diffusa, lo sviluppo dei servizi professionali, la qualità del made in Italy e dell’italian way of life”.
“Si apre qui l’agenda delle riforme necessarie. Dalla revisione delle scelte in materia di restringimento dell’agibilità dei contratti a termine e del lavoro occasionale alle scelte nuove da operare per la riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro. Fino alla soluzione della questione di lungo corso della riconfigurazione della spesa sociale a vantaggio di più robuste politiche attive".
Dalla riduzione del “cuneo burocratico” - per via di una semplificazione che sia occasione non di de-regolazione, ma di nuova regolazione orientata all’innovazione ed alla crescita - all’effettività di una “spending review” finalizzata a sospingere buoni investimenti pubblici e privati: in conoscenza, ricerca e salute; in digitalizzazione ed infrastrutture funzionali anche a processi di rigenerazione urbana coerente con le direttrici della “nuova normalità”.
Dal riordino del sistema fiscale in un’ottica di progressiva riduzione della pressione complessiva e di accorta azione selettiva di contrasto e recupero dell’evasione e dell’elusione ad un green new deal che assuma compiutamente una dimensione europea e che punti sull’impulso delle incentivazioni piuttosto che sull’intervento delle imposte ambientali in una chiave di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Fino alle scelte in materia di “web tax”.
Dalle politiche e dalle misure per “riconnettere l’Italia” del dopo COVID-19 - cercando di sospingere lo sviluppo attraverso la leva dell’accessibilità territoriale ed investendo, tra l’altro, sul decollo del modello delle Zone economiche speciali (ZES) - alla promozione della destinazione Italia e delle sue straordinarie declinazioni di una nuova socialità sostenibile, fondata sulla resilienza dei loro valori di lungo corso (identità e qualità, innovazione e servizio).
“Resta comunque ferma – conclude Confcommercio - l’esigenza di mettere in campo una risposta adeguata allo straordinario impatto dell’emergenza sul sistema italiano del turismo. Adeguata e coerente con il ruolo economico e sociale che il turismo potrà e dovrà svolgere nell’Italia che verrà”.