Pos: più trasparenza sui costi per gli esercenti. Arriva il bancomat nei negozi

Pos: più trasparenza sui costi per gli esercenti. Arriva il bancomat nei negozi

Le offerte di banche e intermediari finanziari sono diventate consultabili sul sito del Cnel. Vescina (responsabile credito Confcommercio): "Il servizio di prelievo rafforzerà il ruolo dei negozi di prossimità".  

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2 novembre 2023

La legge di Bilancio stabilisce una soglia di 250 euro per i controlli antiriclaggio, in modo da favorire la diffusione dei servizi di pagamento, prelievi compresi, "attraverso reti di prossimità". La finalità del governo è quella di permettere i prelievi anche a chi vive nei piccoli centri, che negli ultimi anni hanno perso oltre il 30% degli sportelli bancari.

Secondo il responsabile credito di Confcommercio, Salvatore Vescina, "dalle rilevazioni di Bankitalia emerge che siamo passati dai 30.258 sportelli del 2015 ai 20.986 del 2022, mentre i Comuni serviti dalle banche sono passati da 5.732 a 4.785. I commercianti che decideranno di offrire questo servizio certo non si arricchiranno, ma è una funzione in più, che rafforzerà il ruolo dei negozi di prossimità. Potrà aiutare anche gli anziani, che hanno difficoltà a usare i bancomat, anche per ragioni di sicurezza". "L'ipotesi più probabile - ha detto Vescina - è che si useranno i circuiti bancari e delle carte di credito ma gli esercenti, all'interno del quadro normativo europeo e italiano, hanno ampia libertà di scelta sull`ultimo miglio per i pagamenti. In ogni caso l'operazione dovrà essere registrata".

A fare da quadro sarà soprattutto il "protocollo Pos" (leggi sotto l'articolo), concluso quest'anno tra le associazioni del commercio, l'Associazione Bancaria italiana (Abi), e l'Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento (Apsp). L'auspicio è che l'ampliamento della possibilità di prelievo possa anche accrescere la sicurezza: eviterebbe a chi vive nei piccoli centri l'obbligo di prelevare in una soluzione grosse quantità di danaro, tenendole in casa.

Pos: più trasparenza sui costi per gli esercenti

Dando seguito al protocollo di luglio sottoscritto da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Fipe con ABI e APSP (Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento), è stato raggiunto un altro risultato importante sul versante della trasparenza: dal 5 ottobre gli esercizi commerciali potranno consultare sul sito dedicato del CNEL le offerte promozionali proposte dagli intermediari (banche e prestatori dei servizi di pagamento), per una durata di almeno 9 mesi, secondo uno schema standard che, per la prima volta nel nostro Paese, rende davvero possibile la comparazione delle offerte stesse. 

Le singole offerte promozionali, proposte dai prestatori dei servizi di pagamento, hanno le seguenti caratteristiche:

  • sono formulate secondo uno schema standard che, per la prima volta, rende direttamente confrontabili i costi. Questo schema non sostituisce, ma integra il foglio informativo (o meglio ne sintetizza alcuni degli aspetti più rilevanti);
  • sono pubblicizzate per almeno 6 mesi ed hanno una durata di almeno 9 mesi.

"Tra le offerte proposte – scrive Confcommercio - ve ne sono diverse che prevedono la gratuità per le operazioni di importo ridotto (fino a 10 euro). In alcuni casi vi sono offerte promozionali anche per i rapporti già in essere. Inoltre, quando le offerte vengono proposte ai singoli esercenti, gli operatori dei pagamenti (banche in testa), devono utilizzare il medesimo schema standardizzato anche per evidenziare le condizioni che saranno applicate, al singolo esercente, alla fine dell’offerta promozionale".

"Confcommercio – conclude la nota - è impegnata per far sì che questo salto di qualità, apprezzato anche dall’Autorità antitrust in un proprio parere, diventi strutturale. Tutti i sottoscrittori del Protocollo hanno espresso l’esigenza che si arrivi a un’evoluzione della normativa sulla trasparenza, l’unico modo per ottenere un mercato competitivo, nel quale si possa sfruttare il potenziale della normativa europea (PSD2) che consente, agli esercenti, di avvalersi di prestatori di servizi anche diversi dalla banca presso cui è radicato il conto corrente di ricezione del pagamento".

Fipe: "Importante la pubblicazione delle offerte"

"Con la pubblicazione sul sito del Cnel delle offerte promozionali proposte dagli intermediari che gestiscono i pagamenti elettronici, finalmente possiamo parlare di una vera e propria messa a terra del protocollo che Fipe-Confcommercio ha siglato lo scorso 27 luglio con Abi, Apsp e le principali associazioni del mondo delle imprese". Così Aldo Mario Cursano, vicepresidente di Fipe-Confcommercio, a commento della pubblicazione sul sito del Cnel dell’elenco delle banche e dei circuiti che hanno aderito al protocollo e delle offerte che propongono. "L’accordo - spiega Cursano - ha l’obiettivo di mitigare i costi delle commissioni sui micropagamenti che, nel caso dei pubblici esercizi, sono particolarmente significativi anche per effetto del costante aumento delle transazioni digitali. Accogliamo dunque con soddisfazione la notizia di oggi, che rappresenta il raggiungimento di un obiettivo su cui siamo impegnati da sempre e per il quale ci siamo messi a disposizione per raggiungere l’accordo. E’ un primo significativo passo anche sul percorso di trasparenza e comparabilità dei costi di cui le imprese avvertono un grande bisogno".

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