Racket: Confcommercio Reggio Calabria parte civile nei processi

Racket: Confcommercio Reggio Calabria parte civile nei processi

L'Ascom calabrese ha deciso "l'automatica costituzione di parte civile in tutti i procedimenti che riguardino le imprese della vittime di estorsioni, usura e danneggiamenti e per tutte le azioni che comportino un danno diretto alle aziende".

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14 gennaio 2009
Racket: Confcommercio Reggio Calabria parte civile nei processi

Racket: Confcommercio Reggio Calabria parte civile nei processi

 

Confcommercio Reggio Calabria ha deciso “l’automatica costituzione di parte civile in tutti i procedimenti che riguardino le imprese della provincia vittime di estorsioni, usura, danneggiamenti, istigazione all'usura ed usura e per tutti quei comportamenti ed azioni che comunque comportino un danno diretto alle aziende”. Lo si legge in una nota dell’Ascom calabrese in cui si fa riferimento  a “un’azione di sostegno a largo spettro alle imprese e agli imprenditori del reggino, senza distinzioni di categoria o di appartenenza associativa”. “Inoltre, - prosegue la nota - quanto eventualmente riconosciuto in fase di risarcimento e di riconoscimento dei danni alla parte civile, sarà automaticamente destinato ad alimentare dei fondi specifici che, da una parte implementeranno la capacità di contrapporsi all'usura, dall'altra consentiranno un immediato sostegno alle imprese in attesa di un sostegno formale proveniente dalle fonti normative specifiche per le vittime di racket ed usura”. Confcommercio Reggio Calabria si è determinata inoltre, “per la sospensione immediata, anche nei livelli di dirigenza o di rappresentatività esterna, di qualsiasi proprio associato che dovesse risultare indagato per fatti di 'ndrangheta o comunque in comportamenti disdicevoli di rilevanza giudiziaria che violino l'etica e la deontologia della appartenenza alla Confederazione. Ciò senza la necessità di indugi interni, al pari del successivo decreto di espulsione che colpirà il socio che si trovi in una sentenza negativa passata in giudicato riservandoci, in questa fattispecie, una ulteriore azione legale a tutela del danno morale e di immagine arrecato a Confcommercio”. “Insomma, accanto ad una azione pluridecennale portata avanti nella lotta alle varie tipologie di mafia e nella denuncia di quanto di aberrante ha registrato nell'agire pubblico e privato sul territorio e nel sostegno alle vittime di racket ed usura, Confcommercio - conclude la nota - fa un ulteriore azione con la certezza che si troverà accanto i tanti, tantissimi onesti che fanno grande e meravigliosa la nostra provincia”.

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