Reggio Calabria, Federmobili si presenta

Reggio Calabria, Federmobili si presenta

La Federazione ha organizzato nel capoluogo calabrese l'incontro "Federmobili: Tradizione, professionalità e…" . L'obiettivo è quello di creare insieme alla Confcommercio provinciale un nuovo gruppo di lavoro targato Federmobili Reggio Calabria. Aeroporto dello Stretto, "un'altra umiliazione per la città".

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20 settembre 2016

Federmobili nazionale si presenta alle città e incontra le imprese del territorio per un'altra importante iniziativa organizzata, e fortemente voluta, della Confcommercio reggina con l'obiettivo di creare un nuovo gruppo di lavoro targato Federmobili Reggio Calabria. Una necessità, quella di ricompattare un settore che negli ultimi anni è stato fortemente penalizzato dalla grande distribuzione, partita dagli stessi imprenditori reggini per affrontare le nuove sfide che il mercato impone. "Un settore, quello mobiliare, per nulla marginale. Basti pensare che a livello nazionale – ha affermato il presidente della Confcommercio reggina, Giovanni Santoro, durante l'incontro "Federmobili: Tradizione, professionalità e…" - è uno dei più importanti. Avere l'attenzione da parte della Federazione nazionale ci inorgoglisce e ci proietta verso una nuova strada da intraprendere con i mobilieri della città per tutelare le nostre piccole oasi rimaste". La Federazione Nazionale dei Negozi d'Arredamento, oggi, rappresenta 17mila imprese di distribuzione con circa 21mila punti vendita. È attiva sul territorio dal 1967, unica organizzazione nazionale della distribuzione nel settore arredamento, aderisce a Confcommercio-Imprese per l'Italia - ed è membro FENA - Fédération Européenne du Négoce de l'Ameublement.  Si è trattato di un confronto, uno scambio di idee con i tanti imprenditori presenti partendo dalle problematiche che attanagliano la categoria: "associazionismo vuol dire confronto e dal confronto si intraprende la strada del cambiamento. Siamo al servizio dei mobilieri della zona con servizi, agevolazioni e convenzioni studiati e mirati per gli associati. Dobbiamo riprenderci in mano – ha sottolineato il presidente di Federmobili nazionale, Mauro Mamoli - un settore per molti anni trascurato, basta guardare ai dati 2007/2013 per capire l'evoluzione del mercato italiano. C'è un'Italia che rimane, nonostante le difficoltà, un esempio di "capacità del fare", una parte importante che si sforza di esportare un'immagine del Paese che non è solo quella della difficoltà economiche. Dobbiamo mostrare a tutti ciò che di bello e di buono è in grado di fare l'industria italiana del mobile". Federmobili, attiva anche con il gruppo Giovani Imprenditori Federmobili (GIF), per svolgere la propria attività ha costruito un sistema flessibile e integrato, composto da diverse strutture operative che creano un'alleanza di imprenditori indipendenti che si distinguono per professionalità, qualità e servizi. 

 

Aeroporto dello Stretto, "un'altra umiliazione per la città"

 

Debiti su debiti e si va verso lo scioglimento della Sogas. A fine settembre la Società di gestione dell'aeroporto dello Stretto cesserà infatti di gestire lo scalo reggino, almeno così ha comunicato l'Amministratore delegato della stessa società, non avendo più le risorse economiche per poter garantire il servizio. Troppo assordante il silenzio da parte delle istituzioni, colpevoli di sottovalutare la gravità della situazione. Una città, metropolitana, sempre più mortificata dal sistema trasporti. Si continua, quindi, a decidere sul futuro di Reggio e provincia: il ‘Tito Minniti"' sulla carta è uno scalo di rilevanza nazionale, per noi di vitale importanza, considerata soprattutto la mancanza di infrastrutture che isolano, sempre di più, la nostra regione. Reggio Calabria, oggi Città metropolitana che cerca a tutti costi di emergere e di porsi ‘città al centro del Mediterraneo', rischia di perdere definitivamente il privilegio dello scalo aeroportuale e la nostra situazione economico-strutturale non consente di subire quest'ulteriore umiliazione",afferma il presidente di Confcommercio Reggio Calabria, Giovanni Santoro, che si rivolge alle parti istituzionali interessate affinché si impegnino e facciano squadra focalizzando lo scalo reggino come infrastruttura vitale del territorio". "La nota diramata dalla Sogas non ci tranquillizza. Quali scenari si prospettano? Ad oggi l'unica cosa che si evince è una grave responsabilità, consolidatasi negli anni, della gestione dello scalo", aggiunge. Per il Presidente Santoro questa è una situazione che non avrebbe potuto avere epilogo diverso: "noi all'interno della Sogas, attraverso la Camera di Commercio, più volte abbiamo sottolineato la drammatica situazione dello scalo reggino alle varie amministrazioni che si sono succedete negli anni e mai nessuna si è posta il problema dei bilanci che puntualmente venivano bocciati da chi rappresenta il tessuto economico provinciale. La politica deve tutelare lo scalo reggino e ciò vuol dire anche tutelare tutto il comparto turistico dell'intera provincia. A tal proposito la nostra organizzazione d'imprese non può e non deve rimanere inerme. Faremo quanto è nelle nostre possibilità. Ora è il momento di fare rete con tutte le forze attive del territorio, perché a rischiare non sono solo le imprese, ma siamo tutti".

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