Renzi: "quest'anno crescita intorno allo zero, abbasseremo le tasse su lavoro"

Renzi: "quest'anno crescita intorno allo zero, abbasseremo le tasse su lavoro"

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10 settembre 2014
La premessa è amara: "il Pil ballerà intorno allo zero, non basta per ripartire". Ma la mancata crescita non cambia la rotta che Matteo Renzi aveva pensato per la legge di stabilità: 20 miliardi di risparmi "senza tagli lineari" per confermare gli 80 euro e prendere nuovi impegni, in primis un'ulteriore diminuzione delle tasse sul lavoro. "Senza voli pindarici portiamo l'Italia fuori dalla crisi", assicura il premierLa legge di stabilità è ancora tutta da costruire. Ma Renzi, tenendosi lontano dai "professionisti della tartina", tecnici e esperti che, secondo il premier, sanno solo criticare, ha le idee chiare. I risparmi arriveranno dalla spending review, con un contributo del 3 per cento di ogni Ministero. E per questo, spiega il premier, anche se "tre mesi fa Cottarelli mi ha chiesto di tornare per motivi famigliari al Fmi", Mister Forbici resterà fino alla definizione della manovra "altrimenti avrebbe dato l'impressione che non si poteva fare". Purtroppo le risorse, ammette il presidente del consiglio, non arriveranno né dalla rivalutazione del Pil - "ci avevo fatto
la bocca", si rammarica Renzi - né dalla crescita che non c'è. Ma i tagli alla spesa pubblica, è fiducioso il premier, serviranno a destinare 900 milioni alla scuola, a confermare il
bonus di 80 euro e magari, spera ancora il capo del governo, ad allargare la platea a partire Iva e pensionati. Ma è l'ulteriore diminuzione delle tasse sul lavoro l'annuncio che il il presidente del Consiglio fa nel salotto di Porta a Porta, pur confermando che l'Italia rispettera' il tetto del 3 per cento deficit/Pil. Il leader della Cgil, Susanna Camusso, chiama Renzi a "scelte impopolari". Ma il premier chiarisce che alcune scelte, come il prelievo sulle pensioni sopra i 3 mila euro, "siano un errore perché per 100 milioni di euro si suscita il panico tra i pensionati". Proprio questo, lascia intendere il presidente del Consiglio, si è creato l'attrito con il commissario alla spending review che, però, "si fa comunque con o senza
Cottarelli, con o senza Renzi". Tra i professionisti che "hanno fatto il Titanic ed i dilettanti che hanno fatto l'arca di Noé", è il parallelo scelto dal premier, lui sta dalla parte di chi,
pur non essendo un tecnico, cerca le soluzioni. Un aiuto al governo arriva dal taglio dei tassi della Bce che, ringrazia Renzi, "potrebbe fare la svolta della politica monetaria europea" se le banche daranno i soldi alle imprese. 

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