Rete Imprese Italia: "bene i decreti, adesso le altre priorità per le imprese"

Rete Imprese Italia: "bene i decreti, adesso le altre priorità per le imprese"

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22 aprile 2015

Rete Imprese Italia valuta con favore la decisione di prevedere che "sia la fattura elettronica sia la trasmissione telematica dei corrispettivi, resti nella libera scelta dell'imprenditore. Libera scelta a cui corrispondono dei vantaggi in termini di riduzione di altri obblighi di comunicazione, nonché la perdita della valenza fiscale dello scontrino o della ricevuta". Per quanto concerne la scelta di adottare la fattura elettronica nei rapporti tra imprese o, l'obbligo, per le operazioni effettuate nei confronti della pubblica amministrazione, il soggetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell'impresa diffusa ritiene tuttavia "debba portare in tempi brevi al superamento dei metodi di riscossione dell'Iva quali lo split payment e il reverse charge, sistemi che stanno danneggiando irrimediabilmente i già deboli equilibri finanziari delle imprese". "Positivo", inoltre, che dal 2016, sia prevista la messa a disposizione di sistemi di generazione e trasmissione delle fatture elettroniche gratuiti, anche se "la conservazione delle fatture dovrebbe essere fornita gratuitamente a tutti i contribuenti". Per Rete Imprese Italia, però, "purtroppo mancano all'appello misure tese a ridurre una pressione fiscale troppo alta ed iniqua a favorire la capitalizzazione delle imprese e a far si che l'obbligo di pagare le imposte sorga solo in relazione a ricavi incassati". Si auspica quindi che il decreto "possa essere ancora migliorato nell'iter parlamentare e che si proceda, in tempi strettissimi, all'approvazione dei decreti che danno attuazione ai principi della legge delega che stanno a cuore alle imprese". In particolare l'avvio, concreto, di uno dei tanti fondi "taglia tasse" istituiti e finalizzati a redistribuire tra le imprese le maggiori entrate provenienti dalla lotta all'evasione ovvero dalla riduzione della spesa pubblica; l'istituzione dell'Imposta sul reddito delle imprese (IRI) per offrire concreti benefici fiscali a chi lascia nella propria azienda gli utili; la tassazione del reddito delle imprese in contabilità semplificata secondo criteri di cassa; la definizione dei parametri che escludono le piccole imprese ed i professionisti dalla tassazione IRAP; la riforma del contenzioso tributario, la revisione delle sanzioni amministrative e penali-tributarie e la riforma della riscossione coattiva.

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