Rete Imprese Italia su analisi annuale Ue della crescita: "Per rilanciare sviluppo servono semplificazione, riforme strutturali, sostegno all'impresa diffusa"

Rete Imprese Italia su analisi annuale Ue della crescita: "Per rilanciare sviluppo servono semplificazione, riforme strutturali, sostegno all'impresa diffusa"

49/2011
I Presidenti di Casartigiani, Cna, Confartigianto, Confcommercio e Confesercenti hanno sollecitato al Ministro dell’Economia G

 

 

49/2011
Roma, 15 marzo 2011

 

COMUNICATO STAMPA

 

Rete Imprese Italia su analisi annuale Ue della crescita:

“Per rilanciare sviluppo servono semplificazione, riforme strutturali, sostegno all’impresa diffusa”

 

Tre linee direttrici per rilanciare la competitività del Paese e sostenere lo sviluppo delle imprese. Le ha indicate Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti) intervenuto all’Audizione presso la Commissione Bilancio della Camera sulla Comunicazione della Commissione Europea relativa all’Analisi annuale della crescita.

Il primo fronte di interventi sollecitati dal Presidente Guerrini riguarda la correzione dei conti pubblici da attuare sul versante della spesa, riducendo i costi della politica e alleggerendo il carico amministrativo sulle imprese, insieme con l’attuazione di un federalismo che responsabilizzi i livelli di governo locale senza aumentare il carico tributario. Contemporaneamente Guerrini sollecita una riforma del fisco che riequilibri la pressione fiscale a favore del lavoro e dell’impresa.

Il secondo ambito di misure indicate da Rete Imprese Italia riguarda la competitività delle imprese.

A questo proposito, il Presidente Guerrini considera “necessaria la semplificazione e la riduzione degli adempimenti burocratici accompagnate dalla modernizzazione delle infrastrutture e da interventi in difesa delle imprese costrette a fronteggiare condizioni di illegalità”.

Gli interventi relativi al mercato del lavoro rappresentano il terzo fronte sul quale Rete Imprese Italia chiede correttivi e sollecita riforme più incisive e coraggiose per eliminare le rigidità e per spostare l’asse degli interventi da politiche passive di stampo assistenziale a politiche attive di sostegno per chi cerca un’occupazione.

 

 

 

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