Rete Imprese Italia: "troppe tasse, pochi tagli"

Rete Imprese Italia: "troppe tasse, pochi tagli"

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25 agosto 2011

''Siamo contrari all'aumento dell'Iva, perché riteniamo avrebbe effetti inflazionistici e depressivi del Pil, e in questo contesto non andrebbe bene''. Lo ha affermato il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, nel corso dell'audizione sulla manovra correttiva nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite in sede congiunta a Palazzo Madama. Sul piano più generale, Rete Imprese Italia esprime ''una generale preoccupazione'' per una manovra economica che appare ''poco strutturale, con molte entrate spot, ed un aumento della pressione fiscale''. Malavasi ha quindi rilevato ''una mancanza di crescita, ed un insieme di debolezze'' nelle norme della manovra. Mentre il contributo di solidarietà potrebbe essere sostituito da una imposta ''progressiva sui grandi patrimoni mobiliari e immobiliari escludendo quelli strumentali''. "La situazione economica è grave e va affrontata con la massima determinazione. Serve subito - ha continuato il presidente di turno di Rete Imprese Italia - un programma concreto per rilanciare la crescita, e che deve essere sostenuto dalle forze politiche e sociali con responsabilità e condivisione". "Non è possibile chiedere sacrifici alle famiglie e alle imprese italiane - ha continuato Malavasi - senza contemporaneamente procedere a tagli effettivi e davvero credibili ai costi della politica. Le soluzioni individuate rischiano di essere poco incisive e con effetti troppo diluiti neltempo". Secondo Rete Imprese Italia, poi, in questo decreto "l'aumento del prelievo è troppo elevato rispetto alle riduzioni di spesa". Critica la posizione sugli studi di settore perché "l'intervento legislativo non rispetta il modello di condivisione con le categorie economiche interessate che è alla base della costruzione e della revisione degli studi".

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