Rete Imprese Padova: "I candidati si ribellino alle logiche di apparato"

Rete Imprese Padova: "I candidati si ribellino alle logiche di apparato"

Incontro con i politici organizzato in Camera di Commercio. Il presidente di turno Zilio:"Ridare speranza ad un territorio che per anni è stato osannato ma che adesso deve anche fare i conti con una crisi economica ma anche di valori".

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21 febbraio 2013

"Ribellione". Questa la parola usata da Fernando Zilio, presidente di turno di Rete Imprese Italia Padova ai candidati alle elezioni politiche intervenuti all'incontro organizzato in Camera di Commercio da Rete Imprese Italia Padova. Una ribellione, quella auspicata dal presidente dell'Ascom, da parte dei candidati locali nei confronti dello strapotere degli apparati di partito che finiscono per rendere quasi inutile l'apporto degli eletti se, come sempre è avvenuto, alle ragioni dei rappresentati si sostituiscono le ragioni del potere. "Eppure - questo il senso dell'intervento del coordinatore di Rete Imprese Italia Padova - il locale e soprattutto le piccole imprese locali hanno molto da chiedere, ma non in chiave clientelare, bensì per sviluppare nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. Per ridare speranza ad un territorio che per anni è stato osannato ma che adesso deve anche fare i conti con una crisi che è sì prima di tutto economica ma che è anche crisi di valori, la politica deve farsi carico (e Rete Imprese Italia Padova l'ha scritto in un documento che è stato consegnato ai candidati presenti) di scelte improcrastinabili".
Ridurre la pressione fiscale scongiurando l'aumento dell'Iva, escludere dall'IMU gli immobili strumentali all'attività d'impresa, ridefinire il tributo rifiuti e servizi TARES, strutturando un nuovo sistema tariffario che rappresenti al meglio la reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche: questi i punti salienti (ripercorsi anche da Linda Ghiraldo in rappresentanza di Confesercenti) del capitolo dedicato al fisco. Massima attenzione è stata chiesta sul fronte, caldissimo e tragico, del credito. Di fronte ad una diffusa difficoltà delle imprese di far fronte al proprio fabbisogno finanziario (come ha ricordato Severino Beo, in rappresentanza dell'Upa), e ferma restando la totale condanna per qualsiasi situazione che anche minimamente possa indurre o giustificare comportamenti violenti, Rete Imprese Italia Padova ha ricordato come sia necessario favorire la solidità dei confidi e, al tempo stesso, dare piena attuazione alla nuova legge sui tempi di pagamento senza introdurre ulteriori oneri a carico delle imprese. Proseguire nell'azione di semplificazione e modificare profondamente il mercato del lavoro riducendo, in prima battuta, il cuneo fiscale che fa sì (come ha sottolineato Guerrino Gastaldi, presidente di Cna) che un lavoratore in Italia, a parità di costi per le imprese, guadagni molto meno che in Germania.
Rete Imprese Italia Padova chiede di investire in infrastrutture ed energia, di favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese, di investire sull'imprenditoria femminile, sul turismo e sulla valorizzazione delle risorse territoriali puntando ad un ripristino delle condizioni di legalità e sicurezza con particolare attenzione a contraffazione ed abusivismo, fenomeni che non solo minano la stabilità del sistema economico nazionale e locale, ma stanno introducendo, anche nel nostro territorio, elementi di criminalità diffusa che se non adeguatamente contrastati rischiano di diventare fattori di rischio anche sociale oltre che economico. "Infine - ha proseguito Zilio - va detta la parola stop alla cementificazione selvaggia del nostro territorio, peraltro tra i più disastrati, ponendo anche fine alla realizzazione di nuove grandi strutture di vendita che oltre che mettere in discussione il futuro delle attività commerciali e artigianali di vicinato, crea seri problemi di vivibilità nei centri urbani. In tal senso va accantonata la liberalizzazione selvaggia degli orari di vendita e delle aperture festive che, lungi dall'aver realizzato il tanto sbandierato aumento del Pil, ha finito per mortificare la qualità della vita e le professionalità di chi opera nel commercio senza incidere sui livelli occupazionali". Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti dei partiti, tutti convinti della bontà delle proposte della piccola impresa e tutti disponibili a trasferire le proposte, una volta e se eletti, nelle aule parlamentari. "Finora non è stato così - ha concluso Zilio - ma forse stavolta è veramente l'ultima occasione per collegare il Paese legale al Paese reale".
Questi i candidati presenti all'incontro in Camera di Commercio:
Maria Elisabetta Casellati e Marco Marin per il PDL
Mariateresa Di Riso e Elvira Andreela per SEL
Enrico Cappelletti per il Movimento 5 Stelle
Paolo de Franceschi in rappresentanza dell'on. Zanon per Fratelli d'Italia
Mauro Figari, Paola Bucci e Roberto Noventa per Futuro e Libertà
Roberto Furlan per Fare per Fermare il Declino
Claudio Piron e Giancarlo Piva per il PD
Antonio De Poli per UDC

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