Rete Imprese Italia: "No ad Iva standard applicata a tutti"

Rete Imprese Italia: "No ad Iva standard applicata a tutti"

Pur condividendo gli obiettivi indicati dall'Unione europa il risultato ai cui si addiverrebbe con il recepimento della direttiva che introduce l'Iva standard " non corrisponderebbe a un'effettiva semplificazione interna, poiche' aumenterebbero in modo esponenziale gli adempimenti dichiarativi di liquidazione in capo alle imprese".

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9 aprile 2014

 

"Pur condividendo gli obiettivi indicati dall'Unione europa il risultato ai cui si addiverrebbe con il recepimento della direttiva che introduce l'Iva standard " non corrisponderebbe a un'effettiva semplificazione interna, poiche' aumenterebbero in modo esponenziale gli adempimenti dichiarativi di liquidazione in capo alle imprese". E' questa la valutazione, espressa oggi in audizione davanti alla Commissione Finanze del Senato a nome di Rete Imprese Italia, da Marino Gabellini di Confesercenti. In base alla nuova formulazione della direttiva proposta dalla Commissione europea la presentazione della dichiarazione Iva standard deve essere effettuata entro un termine che non puo' essere inferiore a un mese ne superiore a due a decorrere dalla scadenza di ogni periodo d'imposta. Al termine di ogni periodo di imposta si verificherebbe il momento di effettuazione del pagamento. Rete Impresa chiede che venga garantita come avviene ora la possibilita' di mantenere il periodo d'imposta su base annuale con effettuazione di pagamenti frazionati per evitare agli operatori economici "la presentazione di 12 dichiarazioni mensili o 4 trimestrali in luogo di una e di dover pagare entro la fine del mese di
febbraio". L'associazione che riunisce le rappresentanze delle piccole imprese chiede inoltre al parlamento italiano "di limitare l'obbligo di presentazione della dichiarazione Iva standard solo alle imprese che la presentano in piu' di uno stato membro". 

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